GAVORRANO – «Sono trascorsi otto anni da quando l’amministrazione gavorranese si è dotata di uno specifico regolamento per il “volontariato attivo” e per il “baratto amministrativo”. Questo strumento fornisce ai cittadini due importanti opportunità. Regolamento che è, di fatto, una conseguenza di un Decreto Legge del 2014, il numero 133».
Così i consiglieri comunali Andrea Maule, Giacomo Signori, Chiara Vitagliano e Claudio Asuni in una nota.
«Il volontariato attivo consente al cittadino di svolgere attività e servizi in favore del Comune, beneficiando così di una riduzione dei tributi nell’anno successivo a quello di svolgimento delle attività e dei servizi. Il baratto amministrativo estende la stessa opportunità già descritta nel volontariato attivo a quei cittadini che hanno tributi comunali non pagati, iscritti a ruolo e non ancora regolarizzati. In sintesi, tutti quei cittadini che vogliono aiutare il Comune negli ordinari servizi e nelle attività, come ad esempio tagliare l’erba di un’aiuola o cose simili, possono beneficiare di sconti sulle tasse future o riduzione del debito su tasse pregresse non pagate».
«A distanza di otto anni dalla sua pubblicazione e tenuto conto di quanto poco pubblicizzato sia questo regolamento con le sue opportunità, in data odierna il gruppo di minoranza ha presentato una interrogazione al sindaco Stefania Ulivieri per comprendere quali siano i risultati ottenuti dal regolamento stesso negli ultimi tre anni. Quanti cittadini ne hanno usufruito, per quale ammontare di riduzione tasse? Non solo, il sindaco è chiamato a fornire dati in relazione all’effettivo numero di cittadini che hanno tributi comunali non pagati, iscritti a ruolo e non ancora regolarizzati».
«In attesa della risposta del primo cittadino, ammettiamo di avere l’impressione che questo regolamento sia talmente poco pubblicizzato da non essere mai o quasi mai applicato. Eppure, come è evidente, sono tanti i cittadini che volontariamente tagliano l’erba di un parco o mantengono pulite aree comunali. Forse è il caso di fargli presente che il loro lavoro, oltre ad essere lodevole sotto il profilo umano è anche encomiabile sotto il profilo economico. E non solo, forse è il caso di suggerire a quei cittadini che hanno tributi comunali non pagati, iscritti a ruolo e non ancora regolarizzati, che possono ridurre il debito barattandolo con attività e servizi in favore del Comune. Su questo argomento, torneremo presto».