FOLLONICA – Sib, Sindacato italiano balneari di Confcommercio pronto e determinato a fare ricorso al Tar della Toscana contro quei Comuni che a fine dicembre, approvando delibere di Giunta o determine dirigenziali per la ‘proroga tecnica’ al 31 dicembre 2024 delle concessioni demaniali marittime richiamandosi alla legge Draghi hanno di fatto spalancato le porte alle procedure di evidenza pubblica.
La posizione del sindacato è stata sancita nel corso di una assemblea regionale dei concessionari svoltasi la scorsa settimana a San Vincenzo. Assemblea che per la qualità assoluta dei relatori e degli ospiti intervenuti ha rappresentato uno dei più alti momenti di confronto della categoria degli ultimi tempi. Alla riunione hanno preso parte: più di 200 imprenditori giunti a San Vincenzo da tutti i comuni della costa toscana; l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras; la presidente della provincia di Livorno e delegata Anci Toscana al demanio, Sandra Scarpellini; il senatore Manfredi Potenti (Lega); gli onorevoli Chiara Tenerini (Forza Italia) e Marco Simiani (Pd); l’europarlamentare Susanna Ceccardi (Lega); numerosissimi sindaci e assessori dei Comuni costieri tra i quali anche il vice sindaco e assessore al demanio del Comune di Grosseto, Bruno Ceccherini e l’assessore al turismo del Comune di Grosseto, Riccardo Megale.
Nel perdurare dell’assenza di un quadro normativo chiarificatore di una situazione molto complessa, sul finire del 2023 alcuni Comuni hanno assunto atti amministrativi direttamente conseguenti al comma 3 dell’articolo della legge 118/2022 che considera valide e legittime le concessioni balneari attuali fino al 31 dicembre 2024 nelle more del “completamento delle procedure a evidenza pubblica” che dunque, in quegli stessi atti, si danno per scontate. Un qualcosa di inaccettabile e di totalmente illegittimo secondo il Sindacato italiano balneari di Confcommercio.
Il caso più eclatante è quello del Comune di Follonica dove la Giunta comunale del sindaco Benini nella propria delibera del 29 dicembre ha addirittura espressamente dato “mandato alla struttura di attivare le procedure a evidenza pubblica”. Il pool di avvocati del Sib-Confcommercio composto dall’ avvocato Cristina Pozzi, avvocato Alberto Giovannelli, avvocato Paolo Barabino e avvocato Stefania Frandi quale responsabile nazionale del contenzioso, tutti patrocinanti in Cassazione ed esperti di demanio marittimo con all’attivo già numerosi successi legali nella vertenza balneare, ha già predisposto un ricorso collettivo sotto l’egida Confcommercio a prezzi dedicati, accessibile anche a chi non è attualmente iscritto a Confcommercio, ma potrà farlo in questa occasione.
Situazione completamente diversa a Grosseto, invece, ai cui balneari il Sib-Confcommercio suggerisce di non presentare ricorso al Tar. “Mentre la delibera di Follonica è la più dannosa e illegittima di tutte – spiega il presidente del Sib Grosseto, Daniele Avvento – quella approvata dal Comune di Grosseto è una delle poche che in via prioritaria ritiene valido il termine del 2033 perché concesso a seguito di una procedura in linea con i criteri di trasparenza richiesti dalla direttiva europea. Impugnare questa delibera davanti al Tar può essere molto pericoloso perché è come se lo stesso imprenditore balneare ricorrente non riconoscesse valido il titolo ottenuto dal Comune”.