GROSSETO – Istituita negli Stati Uniti nel 1977, il 23 gennaio è la Giornata mondiale della scrittura a mano. Ce lo ricorda l’associazione Il calamo, che a Grosseto, da quasi 18 anni, cerca di valorizzare e diffondere l’arte calligrafica in tutte le sue forme ed espressioni.
«Si è appena conclusa con grande successo la terza edizione dell’iniziativa “Scriveteci una lettera” e già questa ricorrenza internazionale ci invita a riprendere carta e penna per scrivere, rigorosamente a mano, qualsiasi cosa. Una poesia, un biglietto, una cartolina, una lettera, che potranno essere spedite al nostro recapito di Grosseto, via Madagascar 55, per esprimere il sostegno alle iniziative volte a ricordare che, prima dei computer e degli smartphon, si comunicava con carta e penna» afferma il presidente Ettore De Tora.
«Noi de “Il Calamo” non demonizziamo i moderni mezzi di comunicazione, accusati di aver decretato la fine della calligrafia e del manoscritto. Riteniamo che i mezzi siano complementari e ci può essere spazio per entrambi, lasciando a ciascuno le proprie peculiarità. Le tre edizioni di “Scriveteci una lettera”, ci hanno fatto ricevere un totale di circa 230 lettere e la mostra alla galleria “Il Quadrivio”, dedicata alla memoria del Maestro Marco Moretti, appena conclusa, ha confermato che tanti ragazzi under 15 hanno raccolto l’invito e si sono cimentati, molti alla prima esperienza, nella scrittura a mano, inviando la propria lettera manoscritta».
«Determinante l’azione delle insegnanti della Scuola Media Vico di via Uranio, coordinate dalla professoressa Margaret Calabria, che hanno favorito un interessante intervento didattico sulla calligrafia in classe. Circa 230 studenti, affascinati dalle lezioni di corsivo tenute da Marco Moretti ed Ettore De Tora, hanno messo in pratica quella che i francesi chiamano “l’Art d’ecrire”. Perciò, in questa data, siamo tutti invitati ad onorare la circostanza e, per una volta, lasciamo riposare le tastiere, impugnamo una bella penna, meglio se stilografica, e scriviamo qualsiasi pensiero nel carattere più bello che ci riesce, su un quaderno, in un diario o sulla carta da lettere, ricordando le parole del nostro socio fondatore Vittorio Riccò: “Vestire nude parole con abiti di lusso ne rende il contenuto più prezioso!”».