MASSA MARITTIMA – «Per le prossime elezioni amministrative è tempo di compiere scelte e per questo le opposizioni della Città del Balestro ritengono indispensabile un confronto per fornire a Massa, alle frazioni e al territorio la possibilità di avere un’alternativa al governo del comune che ha mostrato limiti evidenti». Così inizia la mail inviata dal Pci di Grosseto.
«Partendo da queste considerazioni è indispensabile aprire un confronto con tutte le componenti della società civile, confronto che non si può esaurire solo con il voto ma deve aprire una nuova stagione dove partecipazione e condivisione sono criteri fondamentali che avvicinano i cittadini alle istituzioni e recuperano quella sfiducia che si manifesta con un astensionismo sempre più marcato».
«C’è necessità di idee, progetti, proposte che partano dal basso, costruendo alleanze che non mirano solo alla conquista di ruoli di potere ma in grado di sostenere e dare risposte ai bisogni nei vari settori del territorio» prosegue la mail.
«Ci rivolgiamo ai cittadini, ai comitati e, in particolare, all’associazione Fare che ha iniziato la propria attività con l’idea di ripristinare quel distretto socio – sanitario che dal 2018 è stato soppresso e ha tolto autonomia anche al presidio ospedaliero declassandolo a stabilimento del Misericordia».
«Una proposta che riguarda uno dei settori più importanti e delicati della vita dei cittadini che abbiamo sostenuto concretamente e che può essere la base di confronto sulle altre tematiche del territorio legate allo sviluppo economico, alle politiche sul lavoro, al turismo, alla scuola e ai molti altri temi che hanno vissuto un lento ma inesorabile declino in questi anni».
«Massima disponibilità ad un confronto per un’alleanza partendo dall’individuazione della candidatura a sindaco che potrà emergere, valutata tra le varie proposte che potranno pervenire, per dare a Massa la scelta migliore per la guida della città per i prossimi cinque anni, una scelta che caratterizza l’aspetto laico e civico della lista fuori dalle logiche di parte».
«Oltre ad essere un invito è anche un appello che vuole dare un segnale di forte cambiamento ai cittadini chiamati al voto, restituire quella fiducia che va oltre schemi predefiniti e risponde ai problemi veri che accomunano tutti i residenti».
«Questa apertura attende risposta ed è fatta, in tempi ancora relativamente lontani dal voto, in modo chiaro, trasparente e visibile a tutti ed anche in questo il messaggio è chiaro: cambiare è possibile se le decisioni, partendo da quella di affidare un governo alla città e al suo territorio, escono dalle stanze dove a decidere sono in pochi e sono invece condivise da una comunità che ha bisogno di ascolto, considerazione e risposte concrete».