GROSSETO – Entra nel vivo la rassegna “Tana libero tutte!”, per combattere gli stereotipi di genere attraverso il teatro.
In continuità con “New Gender Action”, il progetto dello scorso anno, finanziato dalla Regione Toscana con risorse Fse che ha visto coinvolti circa 1000 studenti dei vari istituti scolastici del territorio provinciale, la Provincia di Grosseto prosegue nella lotta contro gli stereotipi di genere lanciando una nuova operazione culturale altrettanto estesa e articolata, che si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale, da nord a sud, con la rassegna teatrale promossa dalla Rete provinciale a contrasto della violenza di genere, dal titolo “Tana libero tutte! Impariamo dai bambini: giochiamo a essere libere da stereotipi e condizionamenti per la libertà del mondo intero”.
In tutto sono oltre 40 le rappresentazioni teatrali già programmate dentro alle scuole con il coinvolgimento di compagnie del territorio e di altre compagnie provenienti da tutta Italia (Piemonte, Abruzzo e Toscana). Da Calvino a Basile con le loro fiabe popolari, attraverso la biografia drammatizzata di numerosi personaggi femminili della storia e contemporanei, da Norma Parenti a Nelly Bly, fino a toccare gli archetipi del teatro classico di Aristofane, come Donne in Parlamento o delle fiabe del ‘700 come Barbablu: un excursus della letteratura classica tra personaggi storici o immaginari, tutte donne da cui imparare qualcosa per costruire la nuova emancipazione femminile.
È stato affidato alla compagnia AnimaScenica di Grosseto l’incarico di organizzare la programmazione della prima rassegna teatrale di genere della provincia di Grosseto, che sta entrando nel vivo, dopo le date di novembre e dicembre, proseguendo nei prossimi mesi fino a maggio. Il progetto prevede anche un laboratorio radiofonico, in cui i bambini si cimenteranno in interviste su donne studiate nel proprio gruppo classe per dare voce, ad una nuova rubrica di Radio Nord Borealis proprio nel centenario della prima trasmissione radiofonica italiana. Il progetto vede anche il coinvolgimento del Centro Antiviolenza Olympia De Gouges.
“Tana libero tutte – spiega Cecilia Buggiani, consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità – è un progetto di arte e cultura, che si serve del linguaggio teatrale per veicolare agli studenti e alle studentesse di tutta la provincia i preziosi valori della lotta agli stereotipi di genere, della prevenzione alla violenza di genere e della sensibilizzazione al tema del ruolo della donna nella società, nella storia e nel presente. È la prima volta che si sancisce un impegno così esteso facendo leva sul potere comunicativo dell’arte. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione delle istituzioni scolastiche, delle compagnie teatrali e dei Comuni firmatari del protocollo d’intesa della rete provinciale a contrasto della violenza di genere. Quest’anno siamo particolarmente soddisfatti perché portiamo il progetto nella quasi totalità dei comuni da Castell’Azzara arrivando fino all’Isola del Giglio.”
“La Provincia di Grosseto agisce come istituzione chiamata a promuovere una cultura di parità per il superamento degli stereotipi di genere, che ingabbiano e limitano la libertà di espressione delle donne da un lato – afferma il presidente Francesco Limatola – e influenzano i comportamenti degli uomini nei confronti delle donne dall’altro. La stessa violenza contro le donne ha radici culturali basate su rapporti di forza storicamente diseguali fra i sessi. Per questo crediamo sia importante parlarne a scuola, non in modo episodico, ma attraverso un progetto strutturato e una presenza diffusa e costante. Il teatro si sta dimostrando uno dei linguaggi più efficaci per affrontare questi argomenti con i più giovani”.