MASSA MARITTIMA – «Un altro pezzo delle mura civiche in via dei Chiassarelli a Massa Marittima è venuto giù e il tempo da galantuomo sta “risolvendo” un problema che dal 2018 è lì ad aspettare interventi che quando arriveranno è probabile che buona parte del lavoro lo trovino già fatto» affermano Fiorenzo Borelli Massa Comune, Daniele Brogi Lega, Daniele Gasperi Pci, Paolo Bicicchi Italia Viva, Moreno Lupoli Fratelli d’Italia, Fabrizio Ferrari Azione.
«Era il dicembre del 2022 quando un boato svegliò diverse famiglie. Era venuta giù una parte consistente delle mura civiche puntellate dal 2018».
«Le numerose segnalazioni da parte di singoli cittadini, di partiti politici e degli stessi consiglieri comunali, che avevano chiesto insistentemente interventi per la messa in sicurezza, furono vani e, nonostante la Soprintendenza avesse rilasciato già dall’estate del 2021, nessun intervento venne eseguito» prosegue la nota.
«Le responsabilità fu data ad una ditta che aveva effettuato legittime osservazioni prima di prendere il lavoro e al maltempo che con copiose piogge aveva accelerato il dissesto».
«Successivamente abbiamo chiesto e avute risposte vaghe ma mai certezze su quali fossero gli interventi in atto e al di là di una nuova puntellatura, effettuata da altra ditta incaricata e che nell’estate del 2023 segnalava la probabilità di altri crolli di porzioni importanti e chiedeva un sopralluogo urgente».
«In più la stessa ditta segnalava necessità di interventi diversi minacciando l’addebito dei costi sostenuti per acquisto di materiali e in particolare per il noleggio del contrafforte installato che probabilmente ancora oggi paghiamo. Pochi giorni fa un’altra porzione decide di staccarsi stanca di attendere i tempi e soprattutto le promesse. Chissà oggi quali altre scuse, oltre alle accuse di ricerca di consensi e visibilità, ci verranno fatte».
«Senza dubbio Marcello Giuntini e company che casualmente erano in mattinata sul posto, probabilmente a chiacchierare sul da farsi, ci parleranno di un sopralluogo tempestivo, di avere contattato la Soprintendenza, la ditta esecutrice dei lavori che era sul posto, la Regione per prendere provvedimenti e ci racconteranno che la cosa non è semplice, ci vogliono soldi ecc… insomma si copriranno le spalle coi discorsi mentre le mura continuano a franare».
«Ci sta, e questa è l’unica speranza, che qualche risorsa arrivi dalla Regione, visto che siamo già in aperta campagna elettorale e l’argomento mura è un altro punto dolente sul quale la maggioranza potrebbe essere attaccata. Intanto certi siamo di alcuni punti: sei anni fa iniziava il calvario del nostro patrimonio, il 23 dicembre 2022 c’è stato il primo crollo, da questo sono passati 391 giorni e quello che era un intervento, autorizzato nell’estate del 2021 dalla Soprintendenza con indicazioni stringenti. rimarcando come fosse fortemente consigliabile avviare al più presto i lavori, sino ad oggi non ha avuto esiti se non quello di vedere collassare un’altra parte delle nostre mura civiche» continuano i rappresentanti dell’opposizione.
«L’unica cosa è quella di entrare nella filosofia di qualche amministratore che candidamente ha affermato che le mura erano pericolanti, dovevano essere smontate ma franando ci hanno fatto risparmiare soldi e chissà che alla fine non sia, almeno per chi amministra, questa la soluzione finale. Non ci resta quindi che aspettare i prossimi crolli che ci faranno risparmiare un sacco di soldi».