FOLLONICA – La successione ad Andrea Benini sembra essere più complicata del previsto e l’eredità lasciata dal sindaco uscente e dalla sua amministrazione comincia a essere pesante, soprattuto per chi dovrà provare a portarla avanti.
Nel centrosinistra di Follonica ormai si gioca a carte scoperte: le tre principali forze di coalizione, cioè Partito democratico, Primavera Civica e Follonica a Sinistra hanno lanciato il proprio candidato preferito. Ad oggi sembra che la corsa sia dunque a tre per una candidatura: Francesca Stella per i dem, Alessandro Ricciuti per i fiorellini (nome che abbiamo scelto per identificare le donne e gli uomini dei Primavera civica, ndr), e Francesco Ciompi per i più “rossi” della coalizione. Si tratta in tutti e tre i casi di esponenti autorevoli dell’amministrazione uscente: gli ultimi due con una esperienza più operativa al fianco del sindaco perché entrambi assessori scelti da Benini, la prima invece con un’esperienza da presidente del consiglio comunale in carica e con una passata da assessore.
Stasera, in una assemblea di coalizione, già in programma da qualche giorno, ci sarà un primo vero confronto tra le varie forse politiche del centrosinistra sui nomi. L’obiettivo, è quello che si percepisce dall’interno delle varie forze politiche, è di trovare un accordo e una sintesi su un nome. Nessuno vuole porre un “aut aut”: la volontà è quella di convergere su uno dei tre nomi, quello che sarebbe più apprezzato dalla coalizione e fare una squadra di governo, in caso di vittoria, che possa contare sull’apporto anche degli altri due nomi.
Primarie: l’ultima opzione
Cosa succede se non si riuscisse a trovare la famosa quadra entro la fine di gennaio? La “road map” è già tracciata e in quel caso a scegliere sarebbero direttamente i follonichesi. I tempi tecnici ci sono e per questo come estrema opzione si pensa a le consultazioni primarie per compiere la scelta finale tra i nomi in campo. Si tratta come detto di un’ipotesi, ma votando nel mese di giugno (vedi sotto le date precise delle elezioni amministrative) per consentire un’agevole campagna elettorale le primarie si terrebbero nel mese di febbraio.
Tornando a ragionare sulla scelta diretta del candidato senza primarie, sembra, come abbiamo già scritto qualche giorno fa, che nell’aria che si respira nel centrosinistra ci sia ancora oggi la sensazione che sia Ricciuti il candidato che possa dare più garanzie sopratutto in termini di progetto di coalizione. Una strada, quella della civicità che ha portato per il centrosinistra buoni frutti nella vicina Gavorrano poco più di sei mesi fa con una situazione di partenza simile fatte le dovuto proporzioni.
Quando si vota
Per i 14 comuni maremmani chiamati alle urne dunque si voterà in concomitanza con le Europee (nella logica dell’election day): urne aperte quindi dalle 14 alle 22 di sabato 8 e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno.