SCARLINO – “Importante è stato l’incontro che si svolto venerdì 12 gennaio assieme ai parlamentari Petrucci e Simiani, nella sala mensa dello stabilimento Venator di Scarlino con i lavoratori, le rappresentanze sindacali, le Rsu, il presidente della Provincia di Grosseto e i sindaci di tutto il comprensorio della piana follonichese, per parlare del futuro dello stabilimento maremmano del colosso europeo, leader nella produzione del biossido di titanio, da tempo fermo perché non si trova una soluzione allo stoccaggio dei gessi rossi”. Apre così una nota del deputato Fabrizio Rossi, componente Commissione ambiente della Camera e coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana.
“Le preoccupazioni dei lavoratori sono legittime e comprensibili – continua il deputato -. Si prospetta adesso la Cassa integrazione guadagni straordinaria, dopo che l’azienda, se pur ferma con la produzione da circa un anno, ha sino adesso pagato regolarmente gli stipendi a tutto il personale. Le prospettive di ripartenza della produzione per un futuro prossimo ci sarebbero tutte, ma occorre un passo in avanti da parte sia della Venator nella presentazione di progetti che della Regione toscana per le autorizzazioni, il tutto di concerto con le amministrazioni comunali di Scarlino e Gavorrano. Queste ultime dirette interessate ai siti di stoccaggio provvisorio e definitivo dei gessi rossi”.
“Se tutti questi progetti procederanno di pari passo – conclude Rossi -, allora si potrà vedere la luce e una ripartenza entro fine estate e quindi la luce in fondo al tunnel. Solo così si potrà scongiurare la chiusura definiva dell’impianto con la conseguente perdita di posti di lavoro. Posti che devono essere difesi ad ogni costo. Vigileremo e controlleremo che nessuno si tiri indietro e che nessuno prenda in giro i lavoratori Venator, che rappresentano una eccellenza nazionale. La Maremma non può perdere la prima azienda per fatturato di tutta la provincia di Grosseto e una delle eccellenze del settore siderurgico italiano ed europeo”.