RAVI – Festa di compleanno originale a Ravi: alcuni cittadini si sono ritrovati nel parcheggio del paese per celebrare il primo anniversario della ringhiera distrutta. Si tratta di una recinzione in ferro che protegge l’area del parcheggio. Una parte piuttosto grande fu abbattuta da un’auto proprio il 13 gennaio del 2023.
A distanza di un anno quindi i residenti hanno voluto dare vita ad un’azione di protesta piuttosto singolare: organizzare la festa di compleanno per la ringhiera distrutta con tanto di torte e “canzoncina” degli auguri.
Ecco il racconto di cosa è successo. «Il 13 gennaio scorso – racconta Gina Redi, una delle partecipanti al “compleano” -, causa una manovra sbagliata, un’auto urtava una parte di ringhiera del nostro parcheggio, facendola cadere nel sottostante appezzamento di terreno; fortuna volle che l’auto si “incastroò” tra la rimante ringhiera e il sopralzo di cemento così da non fare un volo di 5 o 6 metri nel vuoto».
«In maniera solerte , avvertiti dai Carabinieri, giunti sul posto, due operai comunali provvidero con il taglio di ciò che rimaneva a far sì che l’auto potesse essere rimossa. Dopo di che recuperarono la parte caduta nella sottostante proprietà e quello che avevano tagliato loro, caricarono tutto sul cassone del mezzo e lo trasportarono presso il loro deposito comunale, non prima di aver messo in sicurezza la zona apponendo due transenne fissandole in modo, io lo definirei posticcio, con fascette da elettricista alla struttura»
«Percheé dico posticcio, perchè tutto faceva supporre che nel giro di pochi giorni avrebbero ripristinato il tutto visto che le parti mancanti
e recuperate erano alquanto integre, o comunque di facile restauro e quindi riposizionabili in breve tempo».
«Bene, oggi ad un anno dall’accaduto e loro, le transenne, sono ancora al loro posto, sempre fissate con le loro belle fascette in plastica, che per carità reggono, ma che non danno proprio quel senso di “sicurezza” che dovrebbero».
«C’è un vuoto di 5 o 6 metri là sotto, e visto che di idioti in giro
ne abbiamo alla bisogna, non mi stupirei che qualcuno tagliasse le fascette anche solo per “gioco” per dispetto o quant’altro e vista la situazione che si respira in consiglio comunale, non mi stupirei che poi si gridi ai “ rigurgiti fascisti” da parte di qualche assessore».
«Diciamo pure che la soluzione trovata dagli operai era giusta ma per un breve lasso di tempo non per anni , anche perché le fascette in plastica con sole, freddo e eventi atmosferici vari, non è che reggono eterne».
«Per carità loro hanno fatto il loro dovere anche fin troppo direi , penso che chi più in alto , che so’ tipo un assessore ai lavori pubblici? Dovrebbe ,anzi avrebbe dovuto, intervenire già da tempo? Anche perchè mi pare di ricordare che tale carica viene ricoperta dalla stessa persona da 3 mandati? Si mi pare da 3 mandati consecutivi, quindi anche bene a conoscenza dei fatti».