GROSSETO – “Con il Decreto Milleproroghe il Governo ha fatto improvvisamente un passo indietro sul dimensionamento scolastico, ma dagli effetti temporanei”. Così il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola commenta il nuovo Decreto che consente alle Regioni di ridurre i tagli di una quota pari al 2,5% delle autonomie inizialmente previste dalla riforma.
“In Toscana – prosegue Limatola –il Governo con la Legge di Bilancio e il successivo decreto attuativo aveva imposto una riduzione di 15 autonomie scolastiche solo per l’anno scolastico 2024-2025, prevedendo negli anni successivi ulteriori tagli. La Regione Toscana si è opposta sin da subito alla riforma facendo ricorso alla Corte costituzionale e poi al Tar. Nel ricorso al Tar si sono affiancati altri enti, tra i quali Upi Toscana. Anche la Provincia di Grosseto è stata sempre in prima linea manifestando la propria contrarietà al dimensionamento scolastico e spiegandone le ragioni. Con il decreto Milleproroghe il Ministro Valditara, di fatto, torna parzialmente sui suoi passi e gli accorpamenti previsti in Toscana scendono da 15 a 4 il primo anno, ma gli altri 11 istituti dovranno essere presi in carico l’anno successivo”.
“Non è chiara la ratio di questa decisione dell’ultima ora, che comunque consente di evitare almeno per l’anno scolastico 2024-2025 l’accorpamento del Comprensivo di Orbetello, che sarebbe stato l’unico in provincia di Grosseto a perdere l’autonomia scolastica il primo anno. La Regione in accordo con i territori applicherà il criterio degli istituti più piccoli, con meno studenti iscritti, per individuare le 4 scuole che perderanno l’autonomia scolastica”.
“Rimane la preoccupazione per ciò che accadrà nei prossimi anni –sottolinea ancora il presidente provinciale –. Auspico che il Governo partendo dal decreto Milleproroghe, metta definitivamente nel cassetto questa sciagurata riforma sul dimensionamento scolastico e apra un tavolo di confronto con i territori coinvolgendoli attivamente in qualsiasi futura scelta, perché solo così è possibile tutelare la scuola pubblica, l’unica in grado di garantire il diritto all’istruzione a tutti i cittadini. La Provincia di Grosseto manterrà alta l’attenzione anche nei prossimi mesi e come ho annunciato durante l’ultima assemblea dei sindaci allargata ai sindacati, ai rappresentati dei dirigenti scolastici e ai presidenti delle conferenze zonali, continueremo a tenere aperto sul territorio provinciale il tavolo di confronto tra istituzioni, sigle sindacali e mondo della scuola”.