GROSSETO – «Risultano assolutamente doverosi sia un invito a riflettere che una ferma condanna riguardo a quanto affermato sia dal consigliere di maggioranza il leghista Gino Tornusciuolo (leghista ma di ben note simpatie al di fuori dell’arco costituzionale e chissà il consigliere tra l’altro dipendente statale facente parte dell’esercito quali mal di pancia deve avere avuto nel dovere prestare giuramento sulla costituzione antifascista nata dalla resistenza)» a intervenire il circolo Vittorio Stefanini Grosseto di Rifondazione Comunista.
«Evviva la coerenza sarebbe proprio il caso di dire; a Tornusciuolo fa eco il consigliere della lista Vivarelli Colonna Andrea Vasellini. I due hanno commentato in modo del tutto provocatorio la presenza di cittadini stranieri durante la festa di capodanno in piazza Dante Alighieri facendo intendere che tutti fossero dei criminali invasori. Statisticamente qualcuno potrebbe anche esserlo ma tutti i grossetani presenti in piazza erano tutti incensurati e nessuno di loro ha mai causato in questa o in altre occasioni problemi di ordine pubblico?».
«Il dubbio pensiamo sia più che legittimo e visto da che pulpito viene la predica suggeriamo di non fare di tutta un erba un fascio; né la maggioranza di governo nazionale ne quella comunale soprattutto pagano lo scotto di governi e amministrazioni precedenti visto, vale pena ricordare, che soprattutto a livello nazionale la maggior parte degli esponenti della maggioranza ha governato anche nei governi precedenti compresi i tecnici di Monti e Draghi, ma sta soprattutto a livello locale nella totale incapacità di gestire il problema sicurezza al quale si pensa di porre rimedio con un assessorato fantasma come quello alla sicurezza e con provvedimenti che definire farsa è un complimento».
«Per finire ci piacerebbe vedere la stessa indignazione (anche sappiamo sia speranza già morta in partenza) verso chi alle feste di capodanno si presenta armato, ferisce persone e fa di tutto per sfuggire o rimandare più a lungo possibile i dovuti controlli usando la propria immunità parlamentare. Anche e soprattutto in certi frangenti sarebbe doveroso un atteggiamento di condanna che fino ad ora non abbiamo visto; coerenza e obiettività forse non appartengono ai due consiglieri» conclude Rifondazione.