GROSSETO – Meno tre giorni ai saldi. È ormai iniziato il conto alla rovescia da parte dei consumatori che attendono il momento degli sconti per acquistare qualche capo importante o togliersi uno sfizio. In Toscana il 5 gennaio.
Da alcuni giorni molti negozi stanno inviando messaggini alla clientela più affezionata per informarla che, per loro, i saldi sono già iniziati.
Le associazioni di categoria, come ogni anno, intervengono su questo periodo fondamentale per il commercio.
CONFESERCENTI – “I saldi sono un’opportunità ma rischiano di impattare sempre meno” afferma Marco Di Giacopo coordinatore Assoterziario Confesercenti. “Soprattutto se consideriamo un dato peculiare: nell’ultimo week-end di shopping natalizio del 23 e 24 dicembre Confesercenti – Ipsos ha stimato una spesa complessiva pari a 1,2 miliardi, la più alta degli ultimi cinque anni. D’altra parte, anche la spinta propulsiva delle tredicesime potremmo considerarla esaurita; nonostante l’aumento del 4%, la metà di esse è stata assorbita da spese obbligate e risparmio”.
“Tuttavia, dai saldi ci aspettiamo comunque un innesto di risorse positivo per il commercio – prosegue Francesca Verdi per Fismo Confesercenti -. Bisogna infatti sempre considerare che anche in tempi di inflazione e bollette alte, un certo volume di acquisti personali non è mai comprimibile: abbiamo fiducia che i grossetani risponderanno in molti all’appello dei saldi e sosterranno le loro botteghe” conclude Verdi.
CONFCOMMERCIO – Anno nuovo e saldi invernali alle porte: saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali.
La presidente provinciale Federmoda Confcommercio Grosseto Maria Letizia Fanara, riprendendo le parole del presidente nazionale del sindacato Giulio Felloni, commenta: «Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell’inflazione. Questi saldi rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda di Grosseto e provincia un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Il fashion retail si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell’occupazione in Italia».
Federazione moda Italia e Confcommercio ricordano alcune regole:
• Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
• Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
• Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
• Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
• Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).