GROSSETO – “Celebrare un fine anno in piazza Dante può rappresentare un momento di gioia, ma un’amministrazione seria non può banalizzare un evento di puro divertimento esaltandone una presunta riuscita, senza verificarne gli effetti ed il bilancio totale”. Così dichiara Azione Grosseto dopo gli episodi avvenuti nella notte del 31 dicembre a Grosseto.
“Saremmo stati molto più felici se attorno a tanta partecipazione non fossero avvenuti i gravi episodi di violenza come l’accoltellamento in piazza della Palma e l’amputazione della mano di un ragazzo per lo scoppio di un petardo in via Mazzini – prosegue Azione -. Proprio dove sarebbe stato necessario concentrare attenzione e controlli per la sicurezza, si è scatenato il peggio della cronaca in città”.
“Ci domandiamo allora se non fosse stato necessario concentrare maggiormente l’attenzione sulla prevenzione di tali episodi, come in altri comuni della Toscana è avvenuto – prosegue il partito -, invece di segare di netto le bellissime catene di piazza Dante, stante l’attivazione della “Commissione pubblici spettacoli”, per un evento non diverso nella forma e nella sostanza da altri avvenuti recentemente. Le sole disposizioni su vendita di alcolici e l’utilizzazione di contenitori in vetro, facendo semplicemente riferimento al preesistente regolamento di polizia urbana per quanto riguarda lo scoppio di petardi, pare ridursi ad un “diario delle buone intenzioni” se ad esso, come accaduto, non ne consegue una puntuale attivazione con adeguati strumenti di controllo e prevenzione che sembrano essere falliti miseramente”.
“Persino alcuni commercianti hanno preferito rinunciare agli incassi, tenendo chiuso, pur di non rischiare episodi di vandalismo. A noi di Azione tutto questo mette più tristezza che allegria, pensando anche alla Grosseto che oggi non c’è più. Oggi la città appare irrimediabilmente fuori controllo, non più la bella cittadina ritenuta l’opportunità per un “buen retiro” tranquillo e sicuro per pensionati e stranieri facoltosi”.
“Gli episodi di criminalità sempre più numerosi, fino ad arrivare all’ accoltellamento del 31 dicembre, rappresentano la “Caporetto” di questa amministrazione di centrodestra – conclude Azione -, che in modo presuntuoso si era presentata come alternativa al centrosinistra proprio sul tema della sicurezza”.