GROSSETO – Sono passati 12 anni da quando la cosiddetta direttiva Bolkestein è entrata nel dibattito politico, coinvolgendo direttamente anche le concessioni su area pubblica destinate al commercio ambulante.
Un “mestiere” già in crisi, alle prese tra ricambio generazionale e riqualificazione dei mercati, che ha sofferto anche la precarietà sul futuro delle concessioni. Adesso, con il Ddl concorrenza l’esecutivo ha posto la parola fine ed ha stabilito la durata di dieci anni delle concessioni rilasciate. “Adesso, però, il lavoro è tutt’altro che finito – esordisce Simone Zippilli presidente Anva -. Dobbiamo lavorare per la riqualificazione della categoria ed il rilancio del nostro Made in Italy: sfide altrettanto fondamentali, altrimenti rischiamo di avere le concessioni senza più ambulanti”. Infatti, il contesto per la categoria è tutt’altro che roseo, Anva Confesercenti stima la scomparsa di 14 mila imprese ambulanti negli ultimi due anni: quasi 19 imprese al giorno.
“Anche nella nostra provincia è fondamentale tenere alta l’attenzione sui mercati. Penso a piazze importanti come Grosseto o Follonica. Il futuro del commercio ambulante passa soprattutto dalla realizzazione di mercati a misura di cittadino, ordinati e di qualità; ma serve soprattutto anche l’impegno di ogni singolo ambulante per far si che la categoria vada avanti e migliori, rimanendo sempre al passo coi tempi” conclude il presidente Anva.
“L’associazione è a disposizione delle amministrazioni per creare questi percorsi virtuosi e per dare nuova linfa al commercio ambulante ed alle nostre città”.