MANCIANO . «Constatiamo ancora una volta che l’assessore all’ambiente del Comune di Manciano, di fronte agli evidenti disagi che stanno vivendo i cittadini sul tema della raccolta dei rifiuti, non si apre al dialogo ma rimanda le accuse al mittente, con il solito atteggiamento vittimistico per cui chiunque sollevi delle osservazioni, “getta fango” sul suo operato».
A dirlo il consigliere comunale Antonio Camillo del gruppo di minoranza “Tutti unione dei cittadini per Manciano”.
«Il segretario del Pd Alessandro Giomarelli si è fatto portavoce dei tanti cittadini che abitano le nostre campagne e che si sono trovati, all’improvviso e senza alcun preavviso, a non avere più a disposizione i contenitori per la raccolta dei rifiuti e ad oggi Vignali non ha specificato il motivo per cui sono stati rimossi, né come e quando verranno sostituiti. In verità la situazione è totalmente fuori controllo e nessuno sa quando ci verrà posto rimedio: il paese è invaso da rifiuti abbandonati in prossimità dei cassonetti ed i cittadini di Manciano non mancano di portare testimonianze fotografiche sempre più frequenti sui social; i bar, i ristoranti, le attività commerciali in genere hanno visto scomparire i tradizionali cassonetti posti in prossimità dei loro esercizi e sono costretti, a fine giornata, a caricare le proprie auto di rifiuti per portarli alla stazione più vicina, in attesa di un servizio dedicato di cui per adesso nessuno sa se e quando verrà attivato».
«Per quel che concerne i dati della raccolta differenziata, citati con enfasi dall’ assessore, gli unici attendibili sono quelli pubblicati annualmente dall’agenzia regionale per il recupero delle risorse; a ottobre sono usciti quelli relativi all’anno 2022: su 28 comuni della provincia Manciano si attesta al ventiseiesimo posto con una percentuale di raccolta differenziata pari al 34%, gli altri 25 comuni vanno dal 45 al 78%, mentre i due comuni dell’ Unione portano risultati del 58% (Pitigliano) e del 56% (Sorano), attraverso un sistema che non prevede i cassonetti intelligenti, ma una semplice ed accurata raccolta di prossimità in bidoncini tradizionali».
«Ma ciò che ci dà maggiore preoccupazione sono i costi che i nostri cittadini dovranno sopportare una volta che il sistema sarà a regime: il costo di investimento di un solo cassonetto informatizzato si aggira sui 1.000 euro, ma ad oggi lo stesso cassonetto rimane ad apertura manuale e non è dato sapere quando verranno consegnate le tessere per l’accesso controllato ai cittadini; ricordiamo solo che ad Orbetello, con la stessa tipologia di cassonetti, i cittadini attendono la consegna delle card da cinque anni; il servizio di svuotamento dei cassonetti intelligenti costa circa il doppio di quello dei vecchi cassonetti stradali; gli effetti economici di queste scelte saranno evidenti nella tariffa 2025 , nel frattempo, per contenere al massimo gli aumenti, l’assessore peggiora il servizio diminuendo a dismisura le postazioni per la raccolta, come risulta evidente a tutti gli abitanti del capoluogo, dove la nuova installazione è stata completata».
«Sono sette anni che dialoghiamo con l’assessore Vignali nei consigli comunali, asserendo che probabilmente il sistema da lei propugnato non è il più adatto per un territorio molto esteso e poco popolato come il nostro, ma non siamo mai stati ascoltati; adesso è troppo tardi per tornare indietro, ma chiediamo all’assessore che, per il bene dei cittadini, la fase di transizione sia gestita in modo più accurato e che venga accompagnata da una campagna di comunicazione trasparente e in grado di arrivare ad ogni singolo cittadino».