GROSSETO – Le Province della Toscana e Upi Toscana promuoveranno azioni legali e una class action contro l’azienda di trasporto locale Autolinee Toscane se dal primo gennaio non sarà in grado di assicurare il servizio sui territori della regione. La decisione è stata presa nel corso di un Direttivo straordinario dei presidenti provinciali dopo che Autolinee Toscane ha annunciato tagli al servizio.
“La comunicazione alle Province della Toscana è stata fatta solo in questi giorni, malgrado la causa dei disagi non siano eventi imprevisti o emergenze, ma una norma: il divieto di circolazione dei bus di categoria Euro 2. Le conseguenze saranno il blocco di quasi 240 bus, con un taglio indiscriminato su centinaia di corse, comprese quelle scolastiche, per i pendolari e ad alta frequentazione”.
“Come Province della Toscana – affermano i Presidenti provinciali – riteniamo inaccettabile questa mancanza di programmazione di una multinazionale che con la gara unica avrebbe dovuto portare nella nostra regione qualità dei servizi, investimenti ed efficienza e che invece non è riuscita a far fronte a una situazione di blocco dei mezzi inquinanti che non rappresenta un imprevisto come il Covid. E’ nota almeno dal 2021, era assolutamente prevedibile”. I presidenti provinciali si rivolgono anche alle istituzioni: “Invitiamo la Regione Toscana a esercitare il proprio ruolo di controllo e di regolazione del servizio e rivolgiamo un appello ai parlamentari e soprattutto ai prefetti affinché sostengano la nostra richiesta al Governo Meloni per una proroga che scongiuri una situazione di emergenza che rischierebbe di provocare problemi di ordine pubblico sui territori e un’interruzione di servizio pubblico”.
In ogni caso, ricordano i presidenti provinciali, la proroga degli Euro 2 non risolverebbe strutturalmente la situazione, visto che per fine 2024 è previsto il blocco dei mezzi Euro 3. “Non è dato sapere i piani di investimento per provincia da parte dell’azienda – spiegano i presidenti – Riteniamo necessario che il gestore del contratto pubblico di trasporto pubblico locale avvii fin da gennaio un tavolo permanente con Autolinee Toscane e gli enti locali per gestire la situazione, anche alla luce dei gravi disservizi che già oggi studenti e cittadini subiscono. Il blocco a fine 2024 dei 700 mezzi Euro 3 sarebbe il definitivo colpo di grazia a uno dei servizi pubblici essenziali per i cittadini”.
“Una situazione assurda a partire dai tempi in cui ci è stata comunicata. – aggiunge il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola –Il problema di Autolinee Toscane è quello di non avere ancora i mezzi sufficienti per sostituire tutti gli euro 2, che dal primo gennaio non possono più circolare sulla base di una norma risalente ad un paio di anni fa. Il provvedimento legislativo addirittura sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2023 ed invece è stato prorogato di un anno dal Governo. Un anno in cui Autolinee Toscane non ha trovato una soluzione adeguata per mantenere in piedi il servizio. E ne dà comunicazione a ridosso delle festività natalizie creando un problema enorme: solo nella provincia di Grosseto questo comporta il taglio di ben 117 corse dal 1° gennaio 2024, provocando disagi alla popolazione locale, che utilizza abitualmente il mezzo pubblico per raggiungere la scuola o il posto di lavoro o per altri servizi essenziali. Una vergogna di fronte alla quale non possiamo stare silenti.”
La Provincia di Grosseto ha preso posizione in difesa del territorio insieme alle altre Province della Toscana: “Abbiamo condiviso la scelta – prosegue Limatola – di tutelare gli interessi delle comunità locali intraprendendo anche azioni legali fino a promuovere una class action nel caso in cui non si riuscisse a risolvere la situazione. A questo punto per evitare il peggio possiamo solo chiedere al Governo un’ulteriore proroga per far slittare avanti l’entrata in vigore del provvedimento. A tal riguardo ho subito contattato la Prefetta di Grosseto, che ringrazio per la disponibilità, chiedendo di sostenere la nostra richiesta di proroga nei confronti del Governo. Come presidenti delle Province abbiamo invitato anche la Regione Toscana ad esercitare il proprio ruolo di controllo nei confronti di Autolinee Toscane.”