GROSSETO – Saranno stati in 100, tra chi guardava e chi gareggiava. Gincane, accelerate, impennate su una ruota sola. Dopo un po’ di tempo che non succedeva via Zircone, a Grosseto, oggi poco dopo le 15, si è di nuovo trasformata in una pista, un autodromo in cui sbizzarrirsi. Peccato che una strada di città, per quanto non centrale, non sia un autodromo. Manca la sicurezza, mancano le distanze, e attorno ci sono capannoni, uffici, e mezzi che passano.
«Che cosa fanno? Fanno le corse con i motorini – racconta Stefano Vannucci, coordinatore del controllo di vicinato della zona -. Oggi saranno stati in 100, forse più. Tutti giovanissimi. Adolescenti. Più qualche ventenne arrivato con l’auto. Oggi di macchine ce n’erano quattro o cinque».
Una situazione estremamente pericolosa. «Per noi, che usciamo dai capannoni dove lavoriamo, e rischiamo di essere investiti, per le auto che passano. È pur sempre una strada. E infine per questi ragazzini. Due anni fa uno di loro perse il controllo e prese un palo. Si ferì molto gravemente e rischiò la vita». A questo si aggiunge il rumore «incredibilmente forte. A volte è difficile anche lavorare. Che poi, se proprio non riescono a smettere, se si spostassero più giù verso il fondo, dove non c’è nessuno e non passano auto almeno questo “gioco” forse sarebbe un po’ meno pericoloso».
Chi lavora su via Zircone ha già provato a sollevare in passato alcune problematiche legate alla strada (tra cui l’abbandono di rifiuti). Purtroppo la strada non è stata ancora presa in carico dal Comune perché non sono state ancora terminate le opere di urbanizzazione. E questo rende tutto più difficile e complicato.
«Abbiamo chiesto anche un incontro all’assessore Riccardo Megale. Speriamo di riuscire a risolvere il problema che ormai si trascina da troppo tempo».