MANCIANO – «Egregio signor sindaco, rispettabili assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza, di fronte agli avvenimenti recenti, non posso che esprimere il mio rammarico per i comportamenti manifestati da ciascuno di voi» inizia così la lettera dell’ex assessore del comune di Manciano Valeria Bruni. «Una minoranza che insinua che io abbia simulato un malore per opportunismo, nonostante un accesso in pronto soccorso e dichiarazioni sui rapporti inesistenti tra me e loro».
«Una maggioranza che, sin dalle 10.40 di mattina, era consapevole dei miei problemi di salute e che non giustifica la mia assenza pur di perseguire il proprio interesse, culminando con la revoca delle mie deleghe da parte del sindaco. In passato, avevo chiesto al sindaco di poter parlare senza ricevere alcuna risposta; mesi di voci sulla mia permanenza in maggioranza circolavano, accompagnate da offese e bugie. Nonostante le difficoltà familiari nel 2023, ho continuato a dedicare tempo e passione al mio incarico amministrativo, contribuendo al bene comune senza discriminare colore politico, razza o religione».
«Purtroppo, le circostanze hanno limitato il tempo che potevo dedicare al mandato, ma non ho mai smesso di partecipare con passione, dedizione, rispetto e amore. Ho svolto ogni delega, cercando spesso di aiutare colleghi assenti nel rispetto dei ruoli. Non posso affermare di essere stata perfetta, ma non ho tradito la maggioranza o gli indirizzi del gruppo cui ho creduto, compreso il Sindaco, considerato quasi un fratello. Il secondo mandato Morini è iniziato male, con rimproveri sui voti presi, diverbi su metodi e rapporti, e isolamento. Le difficoltà familiari hanno reso tutto più complesso, ma la volontà di alcuni ha prevalso» prosegue Bruni.
«Dopo un consiglio cui non ho partecipato, mi è stato richiesto di tutto senza concedere tempo per le verifiche. Non c’era spazio per aspettare, e l’ostacolo principale doveva essere rimosso. Il sindaco ha revocato la fiducia a me riposta senza motivazioni valide. A luglio, in ospedale, mi è stato chiesto di partecipare a un consiglio senza considerare le diverse circostanze. Nonostante tutto, non provo rancore né desiderio di vendetta. Rimarrò consigliere comunale indipendente, costituendo il gruppo “Cittadini protagonisti” e votando in linea con il mandato originario».
«Chiedo di essere inclusa in tutte le commissioni, come previsto. La mia delusione è umana, non politica, e spero che i cittadini valutino con obiettività. Auguro buon lavoro a tutti, nella speranza che gli interessi siano collettivi e non di pochi».