MANCIANO – «È quasi spassoso, se non fosse per le accuse personali denigratorie, leggere ed ascoltare le dichiarazione del Pd di Manciano che, trovandosi in evidente difficoltà, scarica sulla maggioranza i suoi scivoloni. Come ho già detto, e sfido chiunque a dimostrare il contrario, io non ho rapporti politici con il Pd, è chiaro che restano delle amicizie che vanno aldilà dello schieramento politico ma non credo che per questo si possa dire che “tengo il piede in due staffe” e chiedere le mie dimissioni. È ridicolo» a dirlo l’assessore al Comune di Manciano Marco Galli.
«Mi permetto però di suggerire al Pd di Manciano alcune riflessioni. Prima di tutto sarebbe meglio che la minoranza guardasse in casa propria: chi ha divulgato quelle chat forse non è poi così attaccato al suo partito? Perché, visto che si ostinano a dire che abbiamo rapporti con il Pd provinciale, non parlano direttamente coi loro dirigenti? Perché chiedono conto a noi di rapporti, che ribadisco, non abbiamo? Non dialogano con i loro vertici? Il Pd di Manciano è slegato dalla rete provinciale?».
«Entrando nel merito, quelle chat hanno ribadito ciò che loro stessi hanno dichiarato nel corso del penultimo Consiglio comunale in merito alla questione dell’ex vicesindaco, quindi dove sta il problema? Prima si lancia il sasso e poi si toglie la mano? Lo sottolineo di nuovo: le foto delle chat non sono arrivate a me, perché mi tirano in ballo?».
«Il Pd di Manciano sta perdendo credibilità e cerca di trascinare nel fango chi sta negli scranni opposti. Giochi sporchi, giochi di potere, chiacchiere sotto banco, uscite al fulmicotone sulla stampa: non capisce, il Pd di Manciano, che i mancianesi sono stanchi del suo modus operandi? Eppure la conferma l’ha avuta dai risultati delle scorse amministrative» conclude Galli.