GROSSETO – Lo scrittore Eraldo Affinati è il vincitore della seconda edizione del Premio letterario Luciano Bianciardi, dedicato nel 2023 a “Il lavoro culturale”.
La premiazione si è svolta a Milano il 14 dicembre, giorno della nascita di Bianciardi, nella sala polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. La premiazione della prima edizione si era tenuta lo scorso anno a Grosseto, in occasione del centenario della nascita dell’autore. Il Premio è ideato dalla casa editrice Feltrinelli, con la collaborazione della Fondazione Luciano Bianciardi. Il tema proposto per gli autori quest’anno, “Il lavoro culturale”, è decisamente bianciardiano, come lo era stato “Io mi oppongo” per il precedente appuntamento. La giuria del Premio è composta da Luciana Bianciardi, Piero Colaprico, Gabriella D’Ina, Gianluca Foglia e Giacomo Papi.
Eraldo Affinati è nato a Roma nel 1956, dove risiede e svolge attività di critico letterario, saggista, giornalista, scrittore e docente in un istituto superiore. Nel 1992 pubblica il suo primo saggio, “Veglia d’armi. L’uomo di Tolstoj” e l’anno successivo esordisce in narrativa con il romanzo di impronta autobiografica “Soldati del 1956”, al quale segue “Bandiera bianca”, ambientato all’interno di una casa di cura. Il romanzo segna l’affermazione dell’autore come uno dei più interessanti nel panorama italiano contemporaneo. Del 1997 è “Campo del sangue”, finalista dei premi Strega e Campiello. Autore di saggi su alcuni protagonisti della letteratura italiana, nel 2003 cura l’edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern, Storie dell’Altipiano, per «I Meridiani».
Dalla sua esperienza di docenza alla scuola-comunità Città dei Ragazzi di Roma, Affinati ha maturato una profonda conoscenza della realtà dell’immigrazione e della marginalità sociale, temi che troviamo nel testo autobiografico “La Città dei Ragazzi” (2008) e nel più recente “Elogio del ripetente” (2013). Tra le opere successive: “L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani” (2016, finalista al Premio Strega); nel 2018, “Tutti i nomi del mondo” e la biografia di don Milani “Il sogno di un’altra scuola”.