GROSSETO – L’artista Lea Monetti, in collaborazione con il Comune di Grosseto, presenta la sua scultura “Due morsi alla mela”. L’opera sarà accessibile al pubblico nel loggiato d’ingresso del palazzo comunale dal 14 dicembre di quest’anno fino al 18 febbraio 2024.
“La scultura – dichiarano dal Comune – offre a residenti e visitatori l’opportunità di riflettere sulla potenza trasformativa dell’arte e sulla possibilità di ridefinire simboli culturali radicati. Incarna il potente simbolismo della condivisione attraverso la rappresentazione della mitica mela. Da sempre associata alla colpa, la mela diventa, nelle mani dell’artista, un veicolo per il messaggio della pace e della condivisione di tutti i diritti e aspirazioni umane”.
Nel 2019 l’artista plasmò la figura ironicamente seduta di Eva su un mucchio di mele morsicate, riconoscendo che il vero protagonista dell’opera era il frutto stesso. La mela, tradizionalmente “pomo della discordia”, diventa il fulcro di una rivoluzione concettuale. L’artista ha così deciso di rompere il ciclo simbolico, invitando gli spettatori a condividere il gesto di mordere il frutto insieme, immortalato nel bronzo per creare il prototipo di un’opera che trasforma il mito della colpa in un simbolo della condivisione.
Molti grandi artisti hanno interpretato il mitico frutto nel corso dei secoli, ma nessuno ha osato sfidare radicalmente il suo messaggio. La ‘Mela della condivisione’ di Monetti si erge come simbolo della parità dei diritti tra i generi e del recupero dell’Eden nella storia dell’arte italiana.
“Eventi a carattere culturale nel capoluogo – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti -, durante il periodo invernale e natalizio in particolare, sono oramai consolidati nella tradizione grossetana. La loro organizzazione favorisce l’animazione della città contribuendo a richiamare anche un buon numero di turisti. Il valore di promozione culturale dell’esposizione ha come fine quello di arricchire il centro storico della città attraverso un potente messaggio di pace”.
Nella foto da sinistra a destra: Giacomo Regina (ufficio Cultura), Anna Bonelli (funzionario al servizio Cultura, biblioteca, musei e teatri), Luca Agresti (assessore alla Cultura), Antonfrancesco Vivarelli Colonna (sindaco), Maria Ginestra Sgherri e Stefano Sgherri (ingegneri e figli dell’artista Lea Monetti), Alessandro Capitani (presidente Istituzione Le Mura).