GROSSETO – Conto alla rovescia per la corsa ai regali di Natale. A dieci giorni dalla vigilia del giorno più atteso dell’anno abbiamo chiesto ai sindaci della provincia di Grosseto di consigliare ai nostri lettori e ai loro cittadini un regalo da donare per questo Natale 2023. Ma non un regalo qualsiasi, gli abbiamo chiesto di suggerire un libro da leggere proprio durante le festività o un disco da ascoltare in queste sere d’inverno.
«Spesso i libri che leggiamo e la musica che ascoltiamo – spiega il direttore de IlGiunco.net Daniele Reali – raccontano aspetti di noi che spesso non si palesano, soprattutto quando si ricopre un ruolo pubblico di amministratore. Per questo abbiamo pensato di chiedere ai sindaci di regale idealmente ai cittadini un libro, un disco o un film. Tra l’altro in questi giorni di corsa folle ai regali last minute, le indicazioni dei sindaci possono rappresentare davvero uno spunto interessante e originale per fare anche ai nostri amici un regalo diverso».
Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada e presidente della Provincia – Come libro «Lettera a una professoressa”, di don Lorenzo Milani. Don Milani mi ha sempre affascinato. Quest’anno è il centenario dalla sua nascita. La sua “Lettera a una professoressa” pubblicato nel 1967 è una sintesi appassionata sul sistema scolastico e sul metodo formativo. Nel suo motto “I care” e cioè mi interessa, è importante, c’è molto della visione di don Lorenzo. È un libro di riflessione e di formazione da tenere come riferimento sulla scrivania e sfogliare quando si sente il bisogno di respirare. La scuola popolare dove Don Lorenzo Milani formò i suoi alunni era a Barbiana. Leggiamolo e rileggiamolo. Come disco “La gente che sogna”, di Lucio Corsi, giovane artista grossetano che si sta facendo strada nel mondo della musica. Lucio è stato cresciuto con gli straordinari tortelli di nonna Milena che a Macchiascandona cucina da una vita. Un po’ come altri straordinari giovani maremmani che si stanno affermando in questi tempi in Italia. Questo disco, nato durante la pandemia tra la primavera del 2020 e il dicembre 2022 contiene nove brani tutti molto interessanti, sette sono stati scritti in Maremma e due a Milano. Tutta l’opera è intrisa di speranza, una sollecitazione ad affrontare il cambiamento, ad assecondare sogni, desideri e idee nuove. Al recente concerto di Grosseto ha detto che Maremmamara è una canzone della nostalgia, da cantare quando si è lontani, quando la Maremma ci manca. Ascoltiamolo con attenzione.
Stefania Ulivieri, sindaco di Gavorrano – Libro: “Il conte di Montecristo”. Perché nonostante tutti i torti, gli abusi, le nefandezze che il protagonista subisce, troverà la strada per riemergere dall’abisso in cui era stato gettato. È un inno alla speranza per uscire dai momenti bui della propria vita, a cercare sempre un cambiamento positivo. Questo libro insegna a non cedere mai alle ingiustizie e che, pur con il cuore a pezzi, si deve andare avanti finché non ne sentiremo di nuovo il battito.
Gabriele Fusini, sindaco di Magliano in Toscana – Ognuno ha i propri gusti ma sarebbe bello che gli acquisti almeno in questo periodo avessero una doppia finalità… quindi consiglierei ogni acquisto che preveda una forma di solidarietà… è vero che dovremmo sempre essere attenti a chi resta indietro sempre… ma proviamoci almeno per Natale. Ad esempio con il libro “Sei Maremmano se dici…” parte del ricavato delle vendite sarà devoluto alla Caritas.
Maria Bice Ginesi, sindaco di Scansano – Libro: “La storia infinita” di M. Ende perché è una storia di speranza, di lotta x vincere contro il buio che ci minaccia e ci circonda.
Elena Nappi, sindaco di Castiglione della Pescaia – Per il libro consiglierei Frontemare di Massimo Canino questo perché attraverso storie particolari di persone normali racconta la bellezza dei porti e del mare della costa Toscana e parte del ricavato va in beneficienza al Mayer, quindi ha anche una finalità benefica.
Sergio Ortelli, sindaco di Isola del Giglio – Regalare un libro per non essere imprigionati nel limbo dell’ignoranza? No, non è questo il motivo per il quale è doveroso donare un libro. La lettura stimola la fiducia in sé stessi e migliora le capacità comunicative nelle relazioni con gli altri. Aiuta a comprendere come funziona questo nostro mondo ed evitare di essere trascinati da un pensiero che non è il nostro. Lo consiglio a molti miei colleghi a cui propongo un libro di storia contemporanea . Vale anche per la musica, espressione di ogni stato d’animo. Ascoltare la musica aiuta a sentirsi meglio ed essere più ottimisti di fronte ai contesti di guerra e di femminicidi in cui ci troviamo a fare i conti in questa tragica epoca.
Gianfranco Chelini, sindaco di Capalbio – Come dono di Natale consiglio fortemente ‘Dieci anni di solitudine. Memorie di un eretico di sinistra’ di Giovanni Pellegrino. L’opera affronta alcuni dei misteri più emblematici del nostro Paese, oltre a molti casi giudiziari eclatanti del passato recente, come Tangentopoli e il Caso Moro. Pellegrino ripercorre la sua esperienza di parlamentare alla guida della Giunta per le immunità del Senato e della Commissione bicamerale di inchiesta sul terrorismo e le stragi, narrando così le vicende di grandi personalità della politica italiana, affrontando il tema del ruolo della magistratura e le tensioni degli Anni di piombo. Un testo prezioso, che ritengo fondamentale per comprendere, affrontando l’analisi di alcuni dei momenti più bui dell’Italia, la storia del nostro Paese.
Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso – Due libri: I promessi sposi di Alessandro Manzoni, capolavoro assoluto della letteratura italiana che in questi tempi complicati ci può aiutare ad orientarci all’interno delle profondità dell’animo umano; Lo Specchio del maestro Namkhai Norbu sull’importanza della presenza e della consapevolezza.
Andrea Benini, sindaco di Follonica – Come libro regalerei “Una famiglia quasi normale”, di Mattias Edvardsoon. Un thriller psicologico costruito divinamente e da cui è stata tratta una miniserie tv che è tra le tre più belle dell’anno. Il nucleo tematico è di prepotente attualità perché parla di violenza di genere. Ma dire così è riduttivo, perché come in un altro grande capolavoro come Pastorale americana c’è la famiglia apparentemente tipo, normale dove sembra non manchi nulla: un padre, una madre, una figlia, però, strato dopo strato, vengono fuori inquietudini, risvolti misteriosi e niente è come sembra; ma senza effetti speciali che sono invece nella mente, nell’anima, nel cuore di ognuno dei protagonisti. Anche per la costruzione della storia, oltre che per la storia stessa, è un capolavoro assoluto. È quasi necessario leggere il romanzo e guardare la serie, quasi un’urgenza morale fare entrambe le cose.
Francesca Travison, sindaco di Scarlino – «Sicuramente consiglierei di regalare un libro per Natale. Un romanzo che mi sento di consigliare è uscito qualche anno fa ma a me è rimasto molto impresso. È “Cambiare l’acqua ai fiori”, di Valérie Perrin. Ho amato il personaggio di Violette, una donna complessa, forte, che all’apparenza conduce una vita anonima ma invece nasconde una storia piena di misteri. In quel cimitero, dove lei lavora come guardiana, passano tante vite tutte affascinanti. È un libro che non vorresti finisse mai e lo consiglio veramente a tutti coloro che non lo hanno ancora letto».
Giovanni Gentili, sindaco di Pitigliano – Un libro ti direi “Monte cinque” di Paulo Coelho. L’ho letto anni fa e mi ha molto colpito. Un disco ti direi “Cosa faremo da grandi” di Lucio Corsi. È del 2020 ma è bellissimo. E poi è di un artista maremmano.