FIRENZE – Due targhe per festeggiare due traguardi prestigiosi raggiunti da due cooperative agricole operanti in provincia di Grosseto: la Cooperativa Agricola Pomonte e La cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, rispettivamente 70 e 50 anni di attività. I riconoscimenti sono stati consegnati stamattina dalla vice presidente con delega all’agricoltura Stefania Saccardi e dall’assessore a economia e turismo Leonardo Marras.
A ritirare i riconoscimenti i due presidenti delle aziende. Graziano Chelli, presidente della Cooperativa Agricola Pomonte, creata 70 anni fa, nel gennaio 1953, la cui attività principale, coltivazione e allevamento, si è progressivamente allargata con la produzione di olio (ha un proprio frantoio), con la gestione di alcuni punti vendita di generi alimentari e con la fornitura di servizi alle aziende della zona. Attualmente può contare su circa 800 soci. E Benedetto Grechi, presidente de La cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, realtà nata nel 1972. 170 i soci e 700 ettari di vigneti nella zona di produzione del Morellino di Scansano.
Secondo Saccardi si tratta di “due cooperative, e questo è un aspetto molto importante da evidenziare, attive in Toscana rispettivamente da 70 e 50 anni e che rappresentano modalità innovative di fare impresa agricola e soprattutto di fare prodotti di qualità. Entrambe hanno dato la possibilità a tanti piccoli produttori di mettersi insieme per valorizzare e commercializzare le proprie produzioni, opportunità che altrimenti non avrebbero avuto. Due presidi fondamentali di un territorio complesso come quello maremmano”.
“Abbiamo voluto premiare due storie – ha aggiunto Marras – che hanno segnato decenni di attività in Toscana. Due cooperative diverse, operanti in quelle aree che vengono definite interne e che spesso sono al centro del dibattito pubblico per le grandi difficoltà che incontrano. Realtà che hanno dimostrato come l’imprenditorialità cooperativa sia capace di coinvolgere centinaia di piccoli soggetti e imprese, e diventare motivo di orgoglio, emancipazione, competitività, innovazione e, soprattutto, di saper investire su una scelta strategica fatta oltre 30 anni fa, ovvero puntare sulla qualità. Elemento che premia e che manda un segnale alle altre aree interne, ovvero che questa strada è possibile”.