GROSSETO – «Mio padre si è ricoverato per una operazione ad altissimo rischio, dovuta a dei disastri da interventi che gli erano stati fatti nei due anni precedenti in un altro ospedale della Toscana, da medici arroganti, pieni di se stessi e anche decisamente pavidi in quanto non si sono più fatti trovare quando li cercavo per chiedere delle spiegazioni» racconta un lettore, Simone Marradi.
«Per fortuna è stato preso in cura a Grosseto dal dottor Andrea Coratti e dal suo magnifico staff, che lo ha operato in una sessione di 10 ore in cui si è alternato con il dottor Federico Filippi, chirurgo vascolare eccezionale ed il suo staff. Ecco, questo gruppo di persone hanno salvato la vita a mio padre per due volte in una sola operazione, ed io non avrò mai modo si ringraziarli in maniera adeguata».
«Purtroppo qualche giorno dopo si è verificata una complicazione che ha fatto precipitare le cose in maniera quasi irrimediabile ma qui è entrato in gioco il gruppo di terapia intensiva (medici, infermieri e operatori OOS) che ha fatto un lavoro per me incredibile e sono riusciti a recuperare la situazione (anche grazie alla tempra di mio padre) – prosegue il racconto -. Onestamente, l’aver visto con i miei occhi come lavorano mi ha trasmesso una tranquillità ed una serenità enormi nonostante la situazione drammatica perché lo sapevo realmente in ottime mani. E questo vuol dire tanto per i familiari, credetemi. Soprattutto come nel caso di mio padre che è stato sotto le loro cure per ben 2 mesi».
«Oltre alla presenza costante del dottor Coratti che ha seguito capillarmente l’evoluzione della situazione. Anche a loro, come al dottor Coratti e al dottor Filippi, va la nostra gratitudine più grande. Un abbraccio a tutti e grazie ancora di cuore».