GROSSETO – “La recente classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita ci pone di fronte a una verità inequivocabile: la situazione attuale di Grosseto è profondamente influenzata dal ruolo del capoluogo, che ormai da anni non è più capofila della nostra provincia, un elemento che ha indubbiamente contribuito al declino della città”.
A dirlo il deputato Pd, Marco Simiani, in una lettera aperta.
“Benché si debba evitare di strumentalizzare – afferma – le classifiche sulla qualità della vita, è innegabile che Grosseto si collochi tra i territori meno prosperi non solo in Toscana, ma in tutta Italia. Il capoluogo, che accoglie un terzo della popolazione, è caratterizzato da criticità diffuse, spaziando dall’insicurezza ai consumi, dalla carenza di ricchezza al calo demografico. Invece di fungere da motore trainante per lo sviluppo delle vocazioni locali, come il turismo, l’ambiente, l’industria e l’accoglienza, il capoluogo è diventato un peso, incapace di sfruttare appieno le potenzialità del territorio”.
“L’atteggiamento autarchico del capoluogo, esacerbato dalla mancanza di una visione a lungo termine durante anni di governo di una destra mascherata da civismo, ha ostacolato la creazione di progetti produttivi per la città e l’area circostante. La mancanza di una vera lobby territoriale efficace ha limitato la capacità di sviluppare proposte condivise e trasversali, dove le forze politiche collaborano per il bene comune. In tutto questo, il sindaco di Grosseto ha contribuito in modo significativo a questo processo negativo, dividendo la città e la provincia con battaglie di retroguardia prive di benefici economici o occupazionali tangibili. La sua gestione non ha agevolato la creazione di un ambiente collaborativo in cui idee robuste possano emergere e promuovere progetti a vantaggio dell’intera comunità”.
“In sintesi, la recente classifica mette in luce la necessità urgente di una proposta più inclusiva e orientata alla gestione del futuro, in grado di superare le divisioni attuali e di promuovere lo sviluppo sostenibile, il lavoro, ma soprattutto un progetto territoriale che sappia attivare quella modernità che deve essere il nostro cardine per portare un beneficio fattivo nella città di Grosseto e della sua provincia”.