GROSSETO – Siamo più o meno sul livello dello scorso anno. L’analisi Confesercenti sul ponte dell’8 dicembre dimostra che i livelli di occupazione delle strutture ricettive è simile a quello del 2022. Per la costa maremmana si attesta sul 68% circa.
Per quanto riguarda la Toscana sul podio troviamo il Valdarno con la Val di Chiana (92%). Una scelta, questa, che dovrebbe farci riflettere: si tratta infatti di un tipo di turismo che potremmo, almeno in parte, tranquillamente intercettare con i nostri bellissimi territori e i piccoli borghi sulle colline. Nel complesso il segnale di tenuta importante che danno i numeri del weekend lungo dell’Immacolata fa ben sperare anche per il periodo delle feste natalizie.
«Più o meno siamo in linea con il ponte dell’Immacolata del 2022 – conferma Amedeo Vasellini presidente Assohotel Confesercenti -. abbiamo però notato che otteniamo una risposta maggiore se offriamo dei pacchetti che vadano oltre il solo mangiare e dormire. Sto parlando di esperienze enogastronomiche o di un turismo che sia compatibile con la stagione: viste alla Diaccia Botrona, mini-crociere, per dirne alcune. Quello che stiamo notando è che in molti si interessano sia per Pasqua che per la stagione estiva e quindi le previsioni sono buone. Specialmente chi viene per la prima volta resta incantato dalla bellezza del territorio, anche se le lamentele rimangono la mancanza dei servizi, le infrastrutture, la carenza di taxi o autobus e le strade».
Se le località di mare, come sempre, sono quelle più penalizzate da questa stagione vanno meglio le località termali, con un buon 80% di occupazione, e almeno nel resto della Toscana, il turismo collinare.