GROSSETO – Keep our dreams alive, brano musicale del 2022, è stata la colonna sonora e il filo conduttore della prima ‘Festa del Commercio’ organizzata da Confcommercio Grosseto mercoledì 6 dicembre alla Sala Eden.
Una serata pensata per celebrare tutti gli associati che ogni giorno, appunto, con le loro idee e il loro impegno riescono a trasformare i propri sogni in realtà, conseguendo molto spesso successi significativi. Ovviamente la location scelta per questa prima edizione non poteva contenere le oltre duemila imprese della provincia iscritte a Confcommercio Grosseto, ma l’intuizione di un momento aggregativo, conviviale ed elegante allo stesso tempo ha registrato un grandissimo riscontro, tanto da coinvolgere anche il presidente della Confederazione nazionale, Carlo Sangalli, il quale ha voluto inviare al presidente, al direttore e agli associati di Confcommercio Grosseto un proprio videomessaggio in cui ha sottolineato l’importanza di questi momenti collettivi “che celebrano in modo festoso il lavoro e il contributo delle nostre imprese ai territori in cui esse operano”.
“Questi eventi – ha sottolineato Sangalli – sono la misura di un legame tra associati e associazioni che è la spina dorsale della Confcommercio, ovvero lo spirito di appartenenza”. Sangalli si è dunque congratulato con il presidente Gennari “perché l’impegno fondamentale dell’organizzazione come la nostra – ha affermato il presidente della Confederazione nazionale – è quello di ancorare la rappresentanza agli interessi reali, agli interessi dei nostri settori e a quelli dei territori che rappresentiamo economicamente; ancorarla a una storia collettiva, e a un grande sistema plurale capace di traguardare l’interesse particolare in quello generale”.
Ad aprire la serata è stato un emozionato Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto. “Dopo tanto tempo torniamo finalmente a fare una festa per ritrovarci tutti insieme, in serenità e amicizia” ha esordito nel saluto iniziale. “Molte cose sono successe in questi anni – ha proseguito Gennari – Dal Covid a tanti altri accadimenti. Tanti problemi. Ma anche tante occasioni. Noi imprenditori più che temere i problemi siamo abili a trasformarli in opportunità e ogni problema superato è un passo avanti che dà la spinta per il successivo. E’ questo che contraddistingue chi fa impresa. Naturalmente non è facile per nessuno; in questi anni poi…Ma affrontare gli eventi insieme è sempre più facile che affrontarli da soli. Anche per questo abbiamo pensato a questa ‘Festa del commercio’: per stare una volta di più tutti insieme e sentirci ancora più parte di un sistema, quello di Confcommercio, che in Maremma conta più di duemila imprese e in Italia oltre 700mila aziende”.
Tra musica di sottofondo e pezzi live della bravissima Irene Tortora accompagnata da Massimiliano Terranzani, piatti unici della cucina della Sala Eden coordinata da Emiliano Scorza (Uscita di Sicurezza) e una incredibile e suggestiva esibizione di Tango argentino della coppia Cristina e Fausto della scuola ‘Bulli & Pupe’, la prima ‘Festa del commercio’ di Confcommercio Grosseto ha avuto uno dei suoi momenti clou nella consegna dei riconoscimenti a quattro aziende associate la cui storia, anche se per motivi diversi, ha lasciato un segno nel commercio grossetano.
“L’idea che vogliamo portare avanti – spiega il direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando – è quella di riconoscere, di anno in anno, ad alcune imprese la fedeltà associativa, l’impegno e la dedizione al lavoro o anche l’innovazione e il coraggio nell’accettare e nel superare le sfide. Per noi è un orgoglio vedere progetti di impresa, spesso nati proprio in seno alla nostra associazione con il supporto dei nostri uffici, avere il successo che meritano”.
In questa prima edizione, dunque, i riconoscimenti sono andati a Irene e Andrea Tortora di Bottega 1954; Marcella e Riccardo di Fotonova; Susanna, Sandro, David e Giulio del ristorante ‘La Parolaccia’; Ugo e Leonella Quattrini del ristorante ‘Aiuole’.
Bottega 1954
Nel 1954 il bisnonno di Andrea ed Irene Tortora, Duilio Lazzerini, apre una macelleria in via della Pace. L’attività prosegue fino agli anni Settanta ma dopo la scomparsa di Duilio l’attività non riesce ad avere una continuità fino a quando Andrea e Irene non hanno l’idea di dare a quella storica bottega una nuova vita, cambiando del tutto genere di attività. Sin da bambino, infatti, Andrea ha avuto la passione per gli impasti lievitati e decide di sfruttarla. Insieme alla sorella Irene studia un progetto di impresa e grazie anche al supporto di Confcommercio Grosseto che ha curato la fase di start-up e lo studio del business-plan oggi soddisfa i palati di centinaia di grossetani ogni giorno.
Fotonova
Il negozio Fotonova nasce nel 1973 da due sognatori con la passione per le foto: Ennio e la moglie Marcella. Si narra che per finanziare l’apertura dell’attività venne venduta una Lancia Fulvia HF. Antesignani delle vendite per corrispondenza, Fotonova ha attraversato le generazioni della famiglia Veltroni- Cicaloni, ed ancora oggi è il punto di riferimento degli appassionati del mondo della fotografia della provincia di Grosseto e non solo.
Ristorante La Parolaccia
Il Ristorante La Parolaccia il 3 dicembre scorso ha spento ben 105 candeline. Era il 3 dicembre del 1918 quando Ippolito Sandri ottenne la licenza per la rivendita di vino e liquori in Località Canonica, a Roselle, locale che poi divenne la trattoria “Da Primo a La Parolaccia”. Con Susanna, Sandro, David e Giulio adesso siamo alla quarta generazione alla gestione di questo mitico ristorante dove si dice che non ci sia famiglia a Grosseto che non vi abbia festeggiato almeno una ricorrenza!
Ristorante le Aiuole
Il ristorante ‘Aiuole’ in località Aiuole, nel Comune di Arcidosso, rappresenta una vera istituzione per la zona del Monte Amiata. Nei suoi 56 anni di attività, l’Oste Ugo Quattrini, insieme alla moglie Lionella Scotto hanno accolto nel loro storico ristorante gente comune e molte personalità italiane ed internazionali, dal Dalai Lama a Michelangelo Antonioni, da Bernardo Bertolucci a Francesco Guccini a Margherita Hack. Dopo la recente notizia della decisione di chiudere, tutta la Maremma ha voluto far sentire il suo grande affetto alla famiglia Quattrini.