GROSSETO – Da almeno 5 anni, in Italia ed Europa, stiamo “inondando” i nostri tetti di celle fotovoltaiche per effettuare la transizione energetica tanto desiderata dai governi di tutto il mondo. Fin qui nessun problema. Ognuno ha diritto ad effettuare l’installazione di impianti fotovoltaici sia per le abitazioni sia per le aziende.
L’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, ha condotto uno studio molto interessante che ha confermato l’interazione tra le antenne “5G” e gli impianti fotovoltaici. In particolare i ricercatori hanno confermato che le celle presenti sui tetti, attenuano i segnali 5G ad alta frequenza (si parla di ordine di GHz) ma possono anche incanalare Approfondendo gli studi, tali segnali trasmessi dalle antenne di quinta generazione e molto presto di sesta “6G”. Addirittura essere utili per servire una utenza ben precisa per lo sviluppo delle smart city e di tutto quello che ne consegue per l’utilizzo dell’IOT. Qui c’è il nodo centrale della ricerca condotta dagli studiosi. Si potrebbe arrivare al compromesso di bilanciare gli impianti fotovoltaici sui tetti, a seconda degli abitanti presenti nelle città.
Quindi dall’altro lato, le amministrazioni comunali, stanno iniziando ad avere delle perplessità sullo sviluppo di queste tecnologie abbinate alla installazione degli impianti fotovoltaici. Il tutto si potrebbe risolvere mettendo a disposizione tutta la conoscenza possibile tra le aziende del settore Telecomunicazioni e le aziende interessate alla transizione energetica. Allora potrebbe sollevarsi un quesito molto importante per il nostro futuro: daremo priorità alle comunicazioni (sempre più veloci e performanti) oppure saremo in grado di eliminare completamente l’utilizzo delle energie fossili? Sicuramente la risposta verrà dalla coscienza e dalla conoscenza dell’essere umano.
Enea è al centro di una ricerca dalle dimensioni mondiali. Non sottovalutiamo questo nostro sapere made in Italy, ai fini del benessere di tutta la popolazione che ne trarrà vantaggio. Attendiamo notizie… Made in Italy, per l’appunto! Avanti così.