CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – La sentenza del Consiglio di Stato del 30 novembre 2023 conferma la sentenza del Tar Toscana del 18 ottobre 2021, che aveva ritenuto legittima la procedura adottata dal Comune di Castiglione della Pescaia per l’estensione temporale della durata delle concessione demaniali marittime per finalità turistico ricreative.
In particolare il Comune nel 2020, ai sensi del Regolamento di Attuazione del Codice della Navigazione, aveva optato per la pubblicazione delle istanze di estensione del periodo di durata delle concessioni pervenute da 56 titolari. Nel periodo di pubblicazione, di 20 giorni, perveniva una sola manifestazione di interesse da parte di una società nei confronti di tre concessioni demaniali, a seguito della quale il Comune procedeva al rilascio di licenza suppletiva per l’estensione temporale di quindici anni della durata delle concessioni demaniali pubblicate per le quali non vi era stata manifestazione di interesse, e rinviava ad una successiva fase di comparazione la definizione del procedimento per le tre concessioni demaniali oggetto di opposizione e contestuale manifestazione di interesse.
«La sentenza del Consiglio di Stato di ieri – affermano il sindaco Elena Nappi e il vicesindaco Federico Mazzarello – conferma ancora una volta come la linea intrapresa dagli uffici comunali sulle tematiche demaniali è amministrativamente solida e giuridicamente ben radicata. Lo scorso anno, il lavoro sinergico fra i nostri uffici demanio e legale, aveva ottenuto la sentenza favorevole sul ricorso all’AGCM per quanto riguarda l’allungamento della concessione demaniale alla Marina di Punta Ala, adesso questa vittoria legittima ulteriormente l’operato dell’Amministrazione comunale ponendo solide basi sulle quali redigere il Piano della costa in lavorazione in questi mesi».
Nel 2021 il Tar Toscana aveva stabilito che “la Corte di Giustizia ha ritenuto che le concessioni demaniali marittime rientrino, in linea di principio, nel campo di applicazione della direttiva n. 123 del 2006 (direttiva Bolkestein), con conseguente illegittimità dei regimi di proroga o rinnovo automatici previsti dalla legislazione nazionale (TAR Sardegna I, 1.8.2019, n. 682). E’ questo il dato dirimente che giustifica da un lato l’opposizione formulata e dall’altro la decisione del Comune di procedere alla scelta del concessionario mediante procedura di evidenza pubblica”.
Il Consiglio di Stato ha ora pertanto confermato che il Comune ha correttamente applicato la normativa allora in vigore, conformemente ai principi eurounitari come più volte ribaditi dalla giurisprudenza sia italiana che comunitaria, della concorrenzialità, dato che le concessioni demaniali, in quanto economicamente contendibili, devono essere affidate seguendo i principi di parità di trattamento, trasparenza e pubblicità.
Ovviamente, anche in virtù delle sentenze del Giudice Amministrativo di primo e di secondo grado il Comune continuerà a sostenere la legittimità delle procedure adottate in ogni sede.
«In questi mesi – ribadiscono il sindaco Elena Nappi ed il vicesindaco Federico Mazzarello – abbiamo portato a termine una proficua campagna di ascolto con associazioni di categoria e operatori del settore balneare, condividendo con loro tutte le incertezze del momento ma continuando a difendere l’operato fatto sino ad oggi dagli uffici comunali e cercando comunque di programmare i lavori futuri senza mai creare illusioni e parlando con serietà e concretezza di una materia le cui maggiori competenze sono tutte in capo al governo. Questa sentenza conferma che, per quanto di nostra competenza, abbiamo agito nel pubblico interesse e in sostegno dei nostri operatori».
Concluso il ricorso contro la prima fase della procedura di pubblicazione per eventuali manifestazioni di interesse, il Comune attende ora di conoscere l’esito della ricorso proposto contro la seconda fase della procedura inerente la comparazione delle domande, nella quale viene chiesto di aprire la procedura a tutte le concessioni oggetto di rinnovo e non solo all’unica attualmente contesa.