GROSSETO – “Tiriamo un respiro di sollievo apprendendo che, nel nostro territorio, un solo istituto scolastico subirà l’accorpamento decretato dal Governo, ma siamo molto preoccupati per il futuro: per l’istruzione dei nostri studenti e per la tenuta degli organici”. Alfonso Nocchi, segretario generale di Cisl Scuola, commenta così quanto appreso durante la riunione che si è svolta questa mattina, venerdì 1 dicembre, a Palazzo Aldobrandeschi, organizzata dalla Provincia di Grosseto.
“Dopo il respingimento dei ricorsi presentato dalla Regione Toscana al Tar e alla Corte costituzionale contro la decisione del Governo – continua Nocchi – le attuali 470 autonomie scolastiche dovranno scendere, nei prossimi anni, a 455, 452 e infine 446, con tagli per 24 istituti nella nostra regione. I criteri individuati dalla Regione, che ha competenze sulla rete scolastica su base dei piani provinciali, e che saranno approvati ufficialmente entro il 4 dicembre, stabiliscono che per il dimensionamento si deve tener conto dei numeri, 600 studenti per istituto e 400 per i comuni montani, e della salvaguardia delle aree periferiche, ultraperiferiche, montane e piccole isole. Se la situazione si svilupperà secondo quanto prospettato, in provincia di Grosseto, sarà accorpato l’istituto “Don Milani” di Orbetello, nonostante la contrarietà espressa anche oggi, dal sindaco della città lagunare, che proporrà nella conferenza zonale di martedì 5 una mozione contro questa decisione”.
In attesa, quindi, di avere certezze su quanto avverrà, la Cisl Scuola ribadisce: “Siamo soddisfatti che ci sia solo un accorpamento sul nostro territorio, ma chiediamo un piano organico di dimensionamento per i prossimi anni, che abbracci tutta la provincia, con un respiro più ampio, cercando di recare meno disagi per tutti”.