SCANSANO – “In territori vasti ed isolati come il nostro, il criterio di decisione non può essere esclusivamente economico. Vale per la scuola come per i trasporti e la sanità”. Così la sindaca di Scansano Maria Bice Ginesi, l’assessora all’Istruzione Irene Terzaroli e il capogruppo Pd in consiglio comunale Severino Seggiani intervengono sulla questione dei tagli alla scuola.
Nell’ultima sua seduta il Consiglio comunale ha approvato a larghissima maggioranza l’ordine del giorno che impegna l’amministrazione a battersi per la modifica dei criteri per il nuovo dimensionamento scolastico. Il testo sottoscritto da Seggiani, fatto proprio dalla sindaca e dalla giunta di centrosinistra in cui il Partito democratico è forza trainante, parte da una analisi critica dei nuovi criteri ministeriali che produrrebbero danni enormi in realtà come quella di Scansano e non solo.
“Abbiamo trovato grande sintonia con il presidente della Provincia Francesco Limatola che condivide le nostre preoccupazioni ed è intenzionato a difendere queste realtà” – prosegue il Pd -. La Provincia porterà la stessa mozione nel Consiglio provinciale nella seduta del 30 novembre. Una presa di posizione sollecitata ai Comuni del grossetano della segreteria provinciale del Pd con un testo predisposto dalla responsabile Istruzione Lucia Tosini dopo una iniziativa che ha coinvolto Irene Manzi, capogruppo dei democratici in Commissione cultura alla Camera e responsabile Istruzione del partito. Ma a Grosseto il testo proposto dal Pd Stefano Rosini è stato bocciato dalla maggioranza di destra”.
“La scuola – si legge nell’ordine del giorno – soprattutto in aree interne dove una scarsa popolazione è distribuita su territori vasti è ‘garanzia di stabilità, presidio necessario e spesso l’unica agenzia formativo-educativa irrinunciabile per garantire un futuro migliore alla nuove generazioni’. Dimensionare gli istituti scolastici in base al numero di abitanti, per meri scopi economici provocherebbe danni molteplici. Intanto un danno per ragazze e ragazzi costretti a spostarsi e quindi per le loro famiglie. Una importante perdita di posti di lavoro. Impoverimento dell’offerta culturale e di occasioni di socializzazione che dalla scuola si riflettono sulla comunità. E in tempi non troppo lunghi una condanna allo spopolamento. Perché se al territorio neghi servizi essenziali gli stai cancellando attrattività e vivibilità”.
L’ordine del giorno impegna quindi la giunta a battersi perché quei criteri vengano rivisti così da garantire la sopravvivenza di istituti scolastici del territorio. A favore tutta la giunta e i consiglieri comunali che la sostengono, un “campo largo” che vede assieme tutte le forze di centrosinistra. Divisa invece l’opposizione: a favore ha votato Mazzuoli, astenuto Tenerini, contrario l’ex sindaco rieletto consigliere dalla destra Francesco Marchi.