GROSSETO – Com’è avvenuto in tutta la Toscana, Cgil e Spi della provincia di Grosseto «hanno promosso per oltre un mese la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge sulla sanità approvata a maggioranza dal Consiglio regionale Toscano che si è data l’obiettivo di un aumento minimo di 4 miliardi di euro all’anno dal 2023 al 2027 per finanziare il Sistema sanitario nazionale, al fine di raggiungere la soglia di spesa per la sanità equivalente al 7,5% del Pil. Portando l’Italia allo stesso livello che per questo tipo di spesa pubblica hanno stati come Germania, Francia e Spagna».
«Nella Legge di bilancio 2024, infatti, il governo Meloni ha previsto un finanziamento pari ad appena il 6,4% del Pil: un punto percentuale del quale vale circa 18 miliardi di euro».
«Durante questo mese – sottolinea il segretario provinciale dello Spi Cgil, Erio Giovannelli – abbiamo raccolto oltre 7.000 firme nella nostra provincia. Un bel risultato ottenuto grazie all’apertura delle nostre sedi e ai 63 banchetti organizzati davanti a ospedali, nei mercati settimanali, nei supermercati e distretti sanitari, grazie al lavoro volontario di oltre 100 tra delegati sindacali e attivisti Spi».
Mercoledì 29 novembre alle ore 12,30 presso la Provincia di Grosseto le firme saranno consegnate al delegato di Anci Toscana e sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini. Successivamente una delegazione regionale della Cgil le consegnerà il 4 dicembre al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
«Se il Governo meloni continuerà a ridurre i finanziamenti al Servizio sanitario nazionale (Ssn), in particolare alla medicina territoriale, settore in cui la Toscana è seconda in Italia per qualità del servizio nonostante già ora siano forti le criticità nei tempi d’attesa soprattutto per le prime visite, sarà un disastro con conseguenze gravissime per tutti i cittadini e in particolare per gli anziani e tutti coloro che hanno malattie croniche ed invalidanti» prosegue la nota del sindacato.
«La scelta del Governo di depotenziare il Ssn pubblico ed incrementare il finanziamento al sistema sanitario privato (nel 2024 è previsto un incremento di circa 600mln di euro andando oltre al tetto previsto) penalizzerà ulteriormente tutti quei cittadini onesti che oltre a pagare regolarmente le proprie tasse (Irpef) saranno sempre più obbligati a rivolgersi alle strutture private pagando le relative parcelle. Noi pensiamo che ormai sia il tempo né della rassegnazione né delle lamentele fini a sé stesse, ma bensì occorra unirsi, mobilitarsi e partecipare attivamente contro questa iniqua scelta politica. Per questo continueremo a svolgere, anche nella nostra provincia, le iniziative di mobilitazione perché una buona Sanità porta ad una buona prevenzione e tutto questo a tutela della salute di tutti i cittadini».