Se fate parte anche voi del gruppo di eterni indecisi sui regali di Natale, questo è il posto giusto per depennare parecchie persone dalla lista di cari e amici a cui fare un bel dono. La nostra idea è che omaggiare cibo o vino, soprattutto davanti a tanta indecisione, è sempre la scelta migliore.
È un dono adatto al contesto aziendale, così come a quello privato o familiare. Si può regalare un buon vino, come il Vin Santo dei Chianti a un padre, un amico, un collega e persino a un partner commerciale.
Una tradizione antichissima e di buon auspicio
Nell’antichità, il cibo era più di una necessità; era un simbolo di buon auspicio e ricchezza. Le cornucopie e gli altri simboli dell’iconografia evocano, da sempre, un legame profondo tra cibo e fortuna. Si tratta di un dono indubbiamente semplice ma, proprio per questo, sempre gradito, soprattutto perché si crede che “porti bene”. Proprio per questo non c’è occasione migliore della fine dell’anno per fare doni e augurare buona fortuna ai nostri cari.
Difatti, soprattutto nel nostro Paese, buffet, cibo e banchetti fanno ancora parte di quella serie di consuetudini che ci rendono unici al mondo. Il cibo è convivialità, condivisione, affetto; è il modo con cui mamme e nonne dimostrano affetto e rappresenta l’italianità nel mondo sotto il profilo dell’eccellenza.
Ancora oggi le tavole imbandite, specialmente durante le feste, ci fanno sentire tutti al caldo e al riparo e ci ristorano l’anima. Il Natale è solo una delle principali occasioni in cui il cibo diventa un canale di dono e di condivisione. Basti pensare ai compleanni, alle cerimonie, così come alle altre festività nazionali e cattoliche che festeggiamo a base di cibo, vino buono e l’affetto delle persone più care.
Vino o cibo? Ecco come abbinare i doni
Se decidiamo di abbinare vino e cibo possiamo procedere in due modi: approccio personalizzato oppure opzione facile ma d’effetto. Nel primo caso andiamo a selezionare l’abbinamento più tradizionale, sia della nostra zona che di altre regioni che apprezziamo particolarmente. Il nostro Paese, fortunatamente, offre più di decine di opzioni pregiate per fare bella figura.
Se vogliamo andare sull’accoppiamento facile, possiamo scegliere il classico (ma non sempre scontato) panettone o pandoro con bollicine. In alternativa si possono aggiungere conserve o cioccolatini pregiati, così come biscotti, frutta secca, caffè e molto altro ancora. In genere si tende ad abbinare seguendo un criterio geografico ma vanno di moda anche cesti e composizioni che attraversano aree del Paese e non uniche regioni.
Personalizzazioni, tempistiche, bon ton
Se c’è una regola d’oro da seguire quando si decide di fare un dono natalizio quella riguarda la tempistica: i doni si portano al destinatario con medio – lieve anticipo alle festività. Non si offrono mai né troppo presto (a novembre, per esempio), né troppo in ritardo.
Raccomandiamo di aver sempre cura del pacchetto o della confezione e di applicare qualche dettaglio per personalizzarlo e renderlo unico. Inoltre è buona norma allegare sempre un biglietto firmato, soprattutto per evitare imbarazzi o confusione tra i tanti pacchetti sotto l’albero di Natale.