GROSSETO – È stata un successo la manifestazione delle studentesse e degli studenti di Grosseto in difesa delle donne e contro il femminicidio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Circa 300 giovani si sono riversati in piazza del Duomo. Al presidio, invitato da molti giovani, ha preso parte anche il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna: “Per me è stato un onore stare con le ragazze e i ragazzi, al loro fianco, ad ascoltare la loro voce. C’è stato anche chi, andando un po’ fuori tema e forse suggerito all’orecchio, mi ha chiamato in causa riguardo la legge 194: avrei preferito non parlare di questo durante un evento dedicato a un tema molto sensibile come il femminicidio. Ma ho comunque scelto di rispondere e non sottrarmi al confronto. Sono felice che la piazza abbia apprezzato”.
Tutto il corteo e il presidio ha manifestato in nome della vita, della libertà, contro il femminicidio e contro la violenza. “Una piazza così – prosegue il sindaco – è sinonimo di civiltà. I giovani devono sapere che non saranno mai soli e che la violenza si può e si deve fermare. Serve non sottovalutare i cosiddetti reati e comportamenti spia: lo stalking, le violazioni di domicilio, le violenze psicologiche. Certo, è difficile pensare a un mondo in cui dall’oggi al domani tutto questo non esista più. Un mondo in cui certi orrori siano cancellati. Ma è proprio alle ragazze e ai ragazzi delle scuole che voglio rivolgere un invito chiaro: non arrendetevi. Non arrendetevi mai. Non smettete mai di credere che cambiare è possibile. Vivete la vita e abbiate rispetto del prossimo. Sempre. Non voltatevi mai dall’altra parte: siate veri. Siate giusti. Siate persone per bene. Concludo rivolgendomi direttamente ai ragazzi. Ricordatevi sempre una cosa, una soltanto: un vero uomo non colpisce una donna. Mai. E non la maltratta. Se lo fa – conclude – non è un uomo, ma un delinquente. E merita solo una cosa: stare in galera”.