GROSSETO – Sono stati presentati questa mattina, al laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale Misericordia di Grosseto, due congelatori a temperatura controllata di -80°C donati dalla famiglia di una giovane donna, Serena Ceccarelli, deceduta due anni fa per un tumore ai polmoni.
A presenziare all’evento, oltre ai famigliari di Serena, sono stati il direttore dell’oncologia medica del Misericordia di Grosseto Carmelo Bengala, il direttore di presidio Michele Dentamaro e la responsabile Uos Patologia clinica Maja Rossi.
“I due congelatori, del valore di circa 24mila euro – ha spiegato Carmelo Bengala – sono di fondamentale importanza per la conservazione dei campioni biologici contenenti gli acidi nucleici (Dna ed Rna) estratti dalle cellule tumorali o dai liquidi biologici dei pazienti oncologici. Lo studio delle molecole di Dna ed Rna sono alla base della caratterizzazione molecolare delle patologie oncologiche al fine di una sempre più precisa diagnosi e scelta terapeutica di precisione”.
“Il laboratorio di Biologia molecolare dell’Ospedale Misericordia di Grosseto – ha proseguito Bengala- è infatti uno dei laboratori più avanzati a livello regionale e collabora strettamente con l’Anatomia Patologica e con le strutture cliniche del Polo oncologico di Grosseto. Il numero di prestazioni di Biologia molecolare sono circa 4mila all’anno e sono molte le patologie oncologiche nelle quali lo studio delle alterazioni molecolari delle cellule tumorali è parte integrante della diagnosi. Tra queste, il tumore del polmone, neoplasie dell’apparato gastroenterico, il tumore della mammella e i tumori ginecologici.
La corretta conservazione degli acidi nucleici è condizione imprescindibile a garanzia di tutto il percorso di indagini molecolari, ovvero esami di Ngs (Next Generation Sequencing), che conducono alla produzione di un referto di biologia molecolare sul quale lo Specialista Oncologo seleziona i pazienti che devono essere sottoposti a terapie oncologiche”.
Terapie oncologiche che sono “mirate” proprio a specifiche varianti patologiche rilevate sugli acidi nucleici. Il test di Ngs viene effettuato sulle cellule del tessuto tumorale ma anche su Dna circolante (biospia liquida) – conclude Bengala -. A Grosseto il percorso di diagnosi, studio e cura dei tumori è caratterizzato da una forte multidisciplinarietà e multiprofessionalità. Sono coinvolti medici di diverse discipline tra cui infermieri, biologi, tecnici sanitari di radiologia e di laboratorio, farmacisti, amministrativi. Ma anche altre discipline quali la psicologia, nutrizione, e la riabilitazione”.
“I congelatori sono pertanto strumenti che devono essere necessariamente presenti in un laboratorio di biologia molecolare – ha aggiunto Maja Rossi – ancor di più in questi ultimi anni in cui il ruolo dell’Rna è divenuto gradualmente sempre più centrale per l’introduzione di terapie oncologiche mirate contro particolari varianti patologiche del tumore. L’Rna infatti è una molecola facilmente degradabile pertanto è fondamentale che, dopo essere estratto dai tessuti tumorali, debba essere immediatamente conservato in un congelatore a -80°C fino alla processazione con le metodiche di biologia molecolare “.
“Un ringraziamento per questa donazione alla famiglia di Serena – ha concluso Michele Dentamaro -. Avere queste attrezzature è di fondamentale importanza. I privati ci stanno dando una grande mano, attraverso le donazioni, anche per il tramite delle associazioni del territorio”.