FOLLONICA – In tutto il territorio della Asl Toscana sud est prosegue la campagna di screening contro l’Epatite C, promossa dal Ministero per la Salute e rilanciata dalla Regione Toscana, allo scopo di prevenire le complicanze legate alla malattia.
Il comitato della Croce rossa informa che anche a livello locale è sempre attiva l’iniziativa “TestiamoCi”, il programma di screening rivolto a chiunque abbia fra 34 e 54 anni.
Il test consente di prevenire le complicanze della malattia poiché permette di identificare le infezioni asintomatiche e ancora non note e intervenire tempestivamente con una terapia efficace. Questo test si esegue in pochi minuti e non sono necessarie indicazioni particolari per il suo svolgimento. Il test utilizzato, comunemente conosciuto come “pungidito”, consiste nel prelievo di una goccia di sangue capillare per la ricerca degli anticorpi anti-Hcv.
Cos’è l’epatite C?
L’epatite C è un’infezione del causata da un virus (Hcv) trasmesso mediante contatto con sangue infetto. È un’infezione pericolosa perché la malattia spesso decorre senza sintomi per anni ma col tempo può diventare cronica ed evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato.
Lo screening che è attivo dal 4 settembre è possibile eseguirlo nell ambulatorio della sede della Croce rossa italiana comitato di Follonica in via Della Pace, ogni lunedi e mercoledi dalle ore 16 alle ore 18.
Inoltre la Cri di Follonica informa tutta la cittadinanza che domani, martedi 21 novembre, i volontari saranno a disposizione per effettuare il test anche al supemercato Coop di Follonica, in via Mario Chirici presso l’ufficio soci dalle ore 15 alle ore 18.
Tutti coloro che vorranno effettuare questo test possono presentarsi muniti di carta identità e tessera sanitaria, il test screening è completamente gratuito, non serve prenotazione e richiesta medica, ed è rivolto a tutti i cittadini residenti nella regione Toscana.
Questa mattina a Grosseto, invece, è toccato al personale di Villa Pizzetti a Grosseto presso i locali dell’igiene pubblica. Sono stati infatti 42 i dipendenti che hanno effettuato il test che consiste nel prelievo di una goccia di sangue capillare per la ricerca degli anticorpi anti-HCV. Il campione di sangue viene poi analizzato in tempo reale ed il risultato è comunicato in pochi minuti e viene rilasciato anche in forma cartacea.