GROSSETO – Ottanta studenti di tre istituti scolastici della provincia di Grosseto in cinque imprese per la quattordicesima edizione di Pmi Day, l’evento organizzato da Piccola Industria di Confindustria che annualmente propone un momento di incontro tra mondo della scuola e imprese.
Nella provincia grossetana hanno partecipato due classi del Polo tecnologico “Manetti-Porciatti”, due classi dell’Istituto di istruzione superiore Polo “Bianciardi” di Grosseto e una classe dell’Istituto di istruzione superiore di Follonica. Le aziende coinvolte sono state Opus Automazione (Gavorrano), Novair Noxerior Gas Systems, Toscano, 2Zero Projects e Fam (Grosseto).
Gli studenti hanno avuto l’occasione di visitare i reparti produttivi e gli uffici di progettazione e confrontarsi con gli operatori sulla storia e l’attività di imprese di settori affini al percorso di studio prescelto.
«Siamo lieti che gli insegnanti, gli studenti e le imprese abbiano accolto questa iniziativa con grande partecipazione – dichiara Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – e siano rimasti soddisfatti di un’esperienza che li ha portati a constatare direttamente la complessità dei processi produttivi e l’applicazione del know how che le imprese manifatturiere devono necessariamente ottenere per avere successo sui mercati. È davvero importante avvicinare il mondo della scuola e delle imprese, per costruire insieme un futuro di successo per tutti. Talvolta ricorre purtroppo il luogo comune secondo il quale in provincia di Grosseto non ci siano eccellenze che possano offrire lavoro buono e stabile: la realtà è ben diversa ed è importante farla conoscere a chi dovrà inserirsi nel mondo del lavoro».
«Il Pmi Day è un appuntamento a cui tutti noi teniamo molto – dice Dario Bonauguri, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Toscana Sud – e ci vede impegnati con la nostra struttura sulle tre province di nostra pertinenza, Arezzo, Grosseto e Siena. Uno dei problemi principali delle nostre imprese è il reperimento di collaboratori motivati e preparati da inserire in organico: probabilmente la risorsa più importante per un’azienda. Il territorio deve produrre tale risorsa e non disperderla, come purtroppo spesso accade con tanti giovani convinti di non riuscire a realizzarsi nel proprio territorio. Questo avviene in parte anche a causa di una conoscenza parziale delle opportunità che le nostre imprese possono offrire in termini di carriera e riconoscimento economico. Da una parte c’è dunque la volontà di avvicinare i ragazzi a valori come l’impegno, la realizzazione personale e il contributo allo sviluppo del territorio di appartenenza, e dall’altra quella di aprire un confronto affinché la scuola e l’impresa siano sempre più la continuazione l’una dell’altra».