GROSSETO – I gruppi consiliari di Grosseto Città Aperta, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle del comune capoluogo intervengono sulla vicenda che, suo malgrado, sta coinvolgendo l’assessora del Comune di Follonica, Mirjam Giorgieri, vittima di una violenta campagna di odio attraverso sistematici post diffamatori volti a denigrarne la figura di amministratrice e di donna.
“Da parte nostra – dichiarano i capigruppo Carlo De Martis, Davide Bartolini e Giacomo Gori –esprimiamo piena solidarietà all’assessora Giorgieri ed abbiamo ritenuto opportuno portare la situazione della quale è vittima all’attenzione del consiglio comunale di Grosseto che si riunirà il prossimo 30 novembre. I fatti denunciati dalla Giorgieri trascendono infatti l’ambito locale nel quale si sono prodotti e impongono una presa di coscienza da parte delle istituzioni e della politica, a vari livelli, cui fa carico la responsabilità di costruire modelli positivi per i cittadini, al contempo realizzando azioni volte a eradicare certi fenomeni”.
“Per questo – proseguono i capigruppo – abbiamo presentato una mozione attraverso la quale l’assemblea cittadina possa esprimere la solidarietà dell’intera comunità grossetana all’assessora Giorgieri e, con lei, a tutte le vittime di forme di violenza in rete. Ed è per questo che ci facciamo anche portatori di un progetto educativo integrato rivolto ai giovani per accrescere la sensibilizzazione e la conoscenza rispetto alla comunicazione in rete e supportare le vittime di insulti sessisti, bullismo e body shaming. Tutti gli studi ci dicono che sono le donne a costituire il bersaglio principale dei messaggi di odio. Il ricorso ad insulti sessisti e in generale a commenti misogini, d’altronde, è espressione di un retroterra culturale ancora profondamente arretrato, segno di paure e debolezze radicate nel genere maschile e nei suoi tabu che, a livello sociale, trova terreno fertile trasversalmente”.
“Come affermato da Amnesty International nel report ‘Barometro dell’odio – sessismo da tastiera’: ‘si aggredisce la donna che si presenta come autonoma e libera nelle proprie scelte, o perché la stessa si esprime a favore della altre categorie fatte oggetto d’odio, come accade con migranti e musulmani’, manifestandosi grande preoccupazione per il fatto che queste forme di espressione, che in certi casi portano anche alla violenza fisica, ‘trovino spazio per diffondersi e raccogliere proseliti nel sistema dei media e nell’establishment politico del paese'”.
“Confidiamo nell’operato della magistratura e della polizia giudiziaria – concludono Grosseto Città Aperta, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle – affinché il responsabile o i responsabili delle azioni commesse in danno dell’assessora Giorgieri e, più in generale, delle vittime di violenza in rete, siano prontamente individuati e sanzionati come previsto dalla legge, ed allo stesso modo confidiamo che la nostra mozione possa essere accolta da tutti i consiglieri comunali, perché in casi come questo la politica deve essere unita”.