FOLLONICA – Gli insulti all’assessora follonichese Mirjam Giorgieri, che da mesi viene pesantemente offesa sul web, hanno provocato un’ondata di solidarietà nei suoi confronti.
“Stiamo vivendo preoccupanti momenti di decadimento culturale, ne è prova quanto accaduto all’assessore Giorgieri. Non è ammissibile che tra persone civili la comunicazione si possa abbassare agli insulti”. Così la coordinatrice di Forza Italia di Follonica Eleonora Goti esprime la propria solidarietà all’assessore vittima di insulti sul web. “Spesso il diritto ad esprimere il proprio pensiero è confuso con il diritto a dire qualunque cosa, comprese le offese personali. Ecco, questo non si può e non si deve accettare. Le critiche, se necessarie, devono riguardare l’operato, ed espresse in modo tale da spronare il buon governo, non certo a denigrare la persona in sé. Chi ha argomenti, di solito, non offende, ma evidenzia gli errori e propone soluzioni – conclude la Goti -. Esprimo tutta la mia solidarietà all’assessore Giorgieri e a tutte le persone che hanno vissuto e stanno vivendo questo grave problema, e dico, andate avanti, non vi scoraggiate, cercate e pretendete giustizia”.
Anche Sinistra italiana Follonica e Federazione di Grosseto esprimono la sua “Più totale solidarietà all’assessore di Follonica Mirjam Giorgeri. La gravità e la violenza delle offese sessiste che ha ricevuto, si commentano da sole, il tutto è reso ancora più grave dal fatto che questa è una situazione che ormai si protrae nel tempo, a cui purtroppo nessuno ad oggi non ha trovato ancora una soluzione. Ci auguriamo che grazie al lavoro che stanno portando avanti le forze dell’ordine si chiuda una pagina triste e deprimente della storia di Follonica”.
“Esprimiamo piena solidarietà alla giunta di Follonica e all’assessore Giorgieri, per le offese e le persecuzioni cui sono oggetto in questi mesi – scrivono le segreterie Pci Federazione di Grosseto e Pci Colline Metallifere -. Sono segnali preoccupanti che non si limitano ai cosiddetti “leoni da tastiera” ma che sistematicamente e vigliaccamente, vengono usati con una copertura per mettere in atto una violenza vergognosa e bastarda. Coloro, sono personaggi che usano questi mezzi per crearsi un consenso virtuale, che può diventare pericoloso e ingestibile, un’azione di carattere cameratesco, che dileggia e getta fango gratuito. La base della democrazia è il rispetto delle idee e il confronto, seppur critico, con gli avversari politici. Questi soggetti tutto sono meno che avversari, sono nemici delle regole e profanatori delle libertà”.
“Esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà all’assessora Mirjam Giorgieri per i vili attacchi di cui è oggetto già da tempo – sono le parole di Gianluca Quaglierini, segretario Rifondazione Comunista circolo “Che Guevara” Follonica.
Nei mesi scorsi la vigliaccheria di “qualcuno” ha colpito anche altri esponenti della politica follonichese, dal sindaco Benini ai nostri Ciompi, Calossi, dai segretari di partito di centrosinistra fino ai singoli e singole cittadini/e. Le forze dell’ordine stanno portando avanti il loro lavoro a seguito delle denunce depositate da tempo e speriamo che presto seguano dei risultati. Con Mirjam Giorgieri, così come con altre donne del resto, però si è toccato il fondo scendendo su insulti, oltre che volgari ed offensivi, pesantemente sessisti e lesivi “in quanto donna”. Questo è ancora più intollerabile. Mirjam Giorgieri, così come le altre persone colpite da chi si nasconde vigliaccamente dietro una tastiera, non è sola ed ha la solidarietà di tutte e tutti i follonichesi. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e speriamo che presto si arrivi, aldilà dei sospetti e delle voci che girano in città, all’individuazione di chi è responsabile di tutto ciò”.
Anche Primavera Civica di Follonica esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza all’assessora Mirjam Giorgeri “per tutto quello che di volgare, irrispettoso e inaccettabile si sta manifestando sui social da un anno e più. Qualcuno sotto sembianze da leone da tastiera si diverte a postare frasi, fotomontaggi, video e foto di una volgarità inaudita, ledendo la reputazione e l’immagine della Giorgeri ma non solo. Diffatti il TIzio ha preso nel suo mirino dell’indecenza surreale tutta la giunta comunale, alcuni consiglieri, esponenti di partito e donne e uomini comuni cittadini. A nulla sono servite le decine di querele, a nulla sono servite le segnalazioni a Facebook, a nulla è servito interpellare giudici e magistratura. Da un anno ancora non è stato mosso un passo verso l’individuazione di costui, che si sente sempre più forte e intoccabile. Nel mese poi in cui si parla molto di violenza di genere, restiamo sbigottiti verso la dormienza della giustizia, e poi ci chiediamo perché le Donne, vittime di abusi psichici e fisici, non denuncino i gravi accadimenti alle forze dell’ordine. Dove esiste la tutela? Dove esistono le giuste pene? Ricordiamo che la Diffamazione sui social è regolamentata dall’ art.595 comma 3 del codice penale e prevede reclusione da sei mesi a tre anni.
Auspichiamo in una rapida ed efficace nonché efficiente risoluzione di questo increscioso caso che sta subendo la nostra città, Follonica”.