GROSSETO – “Immaginiamoci di avere un negozio pieno di bellissimi prodotti in esposizione ma impossibili da raggiungere; purtroppo, nonostante tutto l’impegno che potremmo metterci, sarebbe molto difficile portare avanti l’attività. Questa è più o meno la situazione in cui si trova da 50 anni il vasto territorio che si estende da Cecina a Capalbio”. È quanto dichiara il segretario provinciale di Azione Francesco Grassi sulle mancate risorse legate all’infrastruttura toscana.
“Come Azione Toscana riteniamo che quello sul corridoio tirrenico sia infatti un intervento fondamentale per lo sviluppo turistico e industriale della Costa, da mezzo secolo tagliata fuori dalle arterie principali della viabilità su gomma e su rotaia – prosegue Azione -. Specialmente per il lotto 4 da Grosseto a Fonteblanda dove ci sono ancora strade che fanno intersezione con la superstrada, il lotto 5B da Fonteblanda ad Ansedonia e il lotto 5A da Ansedonia al Chiarone c’è bisogno di muoversi al più presto, ed è prima di tutto una questione di sicurezza”.
“Interventi a detta di tutti fondamentali tranne evidentemente per il ministro leghista Matteo Salvini, che preferisce destinare somme esorbitanti per opere faraoniche come il ponte sullo stretto di Messina, lasciando a secco la Tirrenica – continua Grassi -. Come Azione conduciamo sempre un’ opposizione responsabile, mai pregiudiziale cercando sempre di entrare nel merito delle questioni ed in questo caso non possiamo che ritenere le scelte del governo chiaramente sintomatiche dell’incapacità di agire per priorità, né di cogliere la differenza tra ciò che è necessario e ciò che è utile ma forse non indispensabile, preferendo di fatto le grandi opere per le prime pagine dei giornali, agli interventi per la sicurezza dei cittadini”.
Parole condivise e sottoscritte anche da Marco Remaschi, segretario regionale Azione, Milena Brath, segretaria provinciale Azione Firenze, Davide Vivaldi, responsabile organizzazione Azione Toscana, Antonio Ponzo Pellegrini, assessore comunale Empoli, Stefano Massai, segretario provinciale di Azione Pisa, Luigi Valori, segretario comunale Azione Livorno, Giorgio Masina, segretario comunale Azione Siena e Massimo Vitrani, segretario provinciale Azione Livorno.
“La pericolosità dovuta al pessimo stato del manto stradale e ai frequenti restringimenti di corsia, rendono quest’asse viario un’infrastruttura assolutamente non competitiva, non solo penalizzante per la costa ma per l’intera Toscana – spiega Grassi -. Meno di un anno fa il deputato grossetano Fabrizio Rossi aveva presentato un ordine del giorno sul Corridoio Tirrenico, illudendo molti suoi conterranei con il miraggio di uno stanziamento di risorse da parte del Governo. Un tentativo meritevole ma agli atti fallimentare. Come Azione Toscana ci auspichiamo fortemente un cambio di marcia repentino, che vada incontro ai veri bisogni del paese e non ai bisogni della politica”.