MANCIANO – «L’amministrazione comunale di Manciano porta in approvazione dopo lunghi mesi di inspiegabile stallo il progetto di 25 suite delle Terme di Saturnia, rischiando di non tutelare né gli interessi del soggetto proponente, né dei cittadini del Comune di Manciano» afferma il segretario Pd di Manciano Alessandro Giomarelli.
«Il Partito democratico, fin dall’inizio della vicenda si è posto in maniera costruttiva e ha voluto dare il proprio contributo osservando il piano attuativo della società, soffermandosi sulla mancata previsione nel piano strutturale di tale intervento e quindi sull’esigenza di una variante urbanistica ex novo. La quale avrebbe permesso di individuare un percorso da intraprendere insieme al privato tutelando la conformità agli strumenti urbanistici e assicurando un consumo di suolo guidato in un’area così delicata dal punto di vista paesaggistico».
«Inoltre è stato richiesto all’amministrazione di concordare un ritorno per la cittadinanza in cambio della possibilità edificatoria per favorire investimenti in servizi come scuole e asili nidi di cui tutto il territorio di Manciano ha estremamente bisogno e per rilanciare il progetto di valorizzazione delle Cascate del Mulino» prosegue la nota del Pd.
«L’amministrazione comunale ha respinto tutte le osservazioni senza neanche esprimersi in merito, accogliendo a scatola chiusa le controdeduzioni di natura tecnica del soggetto privato e assumendo così il mero ruolo di umili passacarte. Invece di governare lo sviluppo del proprio territorio, l’amministrazione si avvale di incarichi legali senza produrre alcuna documentazione, non si esprimere in merito alle osservazioni protocollate e lascia esclusivamente alla Regione Toscana il delicato compito di analizzare tutta la procedura ad iter completato in commissione paesaggistica, considerando anche che il 31 dicembre scatteranno le clausole di salvaguardia».
«Come Partito democratico a tutti livelli, riteniamo la gestione da parte dell’assessore Marco Galli superficiale e irresponsabile che dimostra la totale mancanza di volontà di un confronto serio con le istituzioni e con gli enti superiori. Una vicenda che rischia di finire solo nella solita demagogia di chi si nasconde dietro alle proprie responsabilità puntando il dito contro gli avversari politici del momento a discapito della collettività e di chi intende investire» conclude Giomarelli.