ORBETELLO – Presentata da parte del deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi in Commissione Ambiente della Camera, un’interrogazione a risposta immediata rivolta al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per conoscere l’attuale stato dei lavori relativi all’ordine del giorno presentato da Rossi e altri, approvato a fine luglio, sull’istituzione del Consorzio della laguna di Orbetello. A rispondere all’interrogazione c’era per il ministro, il sottosegretario al Mase, il senatore Claudio Barbaro.
“Ho voluto presentare questa interrogazione a risposta immediata – spiega Fabrizio Rossi, – per avere segnali ancora più concreti e forti sull’attuale stato dei lavori relativi all’istituendo Consorzio della Laguna di Orbetello. Un ente che, come ha anche sottolineato il sottosegretario al Mase Claudio Barbaro, a breve vedrà la luce. Tra l’altro in commissione dovrebbe partire a breve il procedimento legislativo. Lo stesso consorzio sarà identificato come soggetto di diritto pubblico, del quale faranno parte un rappresentante del Ministero dell’ambiente, uno della Regione Toscana, uno della Provincia di Grosseto e uno ciascuno dei comuni di Orbetello e Monte Argentario”.
“La laguna negli anni, ha confermato il sottosegretario Barbaro, è stata oggetto di molte criticità non ultime quelle del 2017 e del 2022 dovute alla moria di pesce per lo scarso ricambio dell’acqua e quella di quest’anno dovuta alla proliferazione del granchio blu, e anche le gestioni commissariali del passato non avevano portato i frutti sperati – spiega Rossi -. Pertanto, come asserisce lo stesso Barbaro, la stessa necessita di un Ente, il Consorzio della laguna, che la possa gestire in modo omogeneo e continuo e con la massima attenzione”.
“La laguna di Orbetello rappresenta, da sempre sia in termini ambientali, sia in termini naturalistici, un’eccellenza non solo della regione Toscana, ma dell’Italia intera, considerando ulteriormente che troppo spesso è stata, malauguratamente, abbandonata a sé stessa e non adeguatamente tutelata dal punto di vista normativo – conclude Rossi -. Pertanto oggi più che mai necessita di una gestione che si occupi, 365 giorni all’anno, di questo complesso ecosistema”.