GROSSETO – Nei giorni scorsi Comitato Pastori d’Italia presieduto da Mirella Pastorelli ha organizzato nella sala Pegaso del palazzo della Provincia un incontro che ha visto come ospite d’onore per l’occasione, l’Europarlamentare Sergio Berlato.
«Un momento importante e di alto profilo – commentano dal Comitato pastori d’Italia – grazie alla presenza di professionisti che hanno saputo suggerire come trattare la fauna e chi meglio poteva dello zoologo con dottorato in Biologia animale dottor Giuliano Milana collegato dalla Sardegna».
La presidente Mirella Pastorelli ha espresso il pensiero del comitato chiosando che «Le campagne non sono più quel quadro idilliaco di un tempo maculate da macchie bianche in mezzo al verde, ai papaveri ed alle margherite. Un quadro che faceva della Maremma la terra dei pastori, oggi una desolazione nel vedere nessuna pecora pascolare nei campi e questo ha indotto il Comitato ad indire tale incontro perché la situazione è molto critica ormai le aziende soprattutto le piccole, con grande rammarico, hanno chiuso e le poche rimaste aperte non riescono più ad andare avanti per i costi dovuti all’inflazione e per il lupo che li sta distruggendo, nonostante la prevenzione con reti cani e pastori».
«Il lupo – ha proseguito Pastorelli – è un animale furbo e sa valutare quando e dove è il momento di predare, ormai le campagne sono ridondanti di predatori, predano sia le greggi che gli animali d’ affezione e sfatiamo il detto che il lupo non attacca l’uomo perché si sono verificati ultimamente attacchi a Vasto, documentati e certificati, quando non ci saranno più animali da predare , il lupo comincerà con l’uomo. Il problema è molto complesso, lo sgomento tanto anche perché è inutile continuare a girare intorno al problema l’unico modo per salvare tale situazione è il contenimento non possiamo più sentir parlare di convivenza tra lupo e pecora è pura utopia è pura follia, il lupo non può stare dove si pratica l’allevamento perché è un animale nocivo . Non è accettabile leggere nell’ ultimo piano lupo stilato dal ministero Mase la convivenza tra lupo e allevamenti e i risarcimenti per tenere buoni gli allevatori , ma questi non vogliono spreco di soldi pubblici , non vogliono assistenzialismo , vogliono la soluzione del problema e questa sta nel contenimento»
«La natura non è una fiaba – ha commentato l’Onorevole Berlato – il lupo non è un uomo con il pelo, pertanto lo Stato italiano deve decidere cosa fare se vuoi mantenere la compatibilità tra attività umane e fauna selvatica, allora deve gestire il problema mediante l’articolo 16 della Direttiva Habitat che apre all’ abbattimento del lupo se c’è incompatibilità con le attività umane. L’art. 16 apre le porte ai piani nazionali di gestione. In Europa i lupi vengono abbattuti, in Italia no si dipinge il regno animale come la favola di Walt Disney, ma la natura non è una fiaba ed il lupo non è un essere umano».
In seguito, l’Onorevole ha proiettato le slide per mostrare i finanziamenti erogati dall’Europa per progetti a tutela del lupo.
All’incontro presenti anche il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che ha parlato del suo impegno e delle sue battaglie contro la predazione portate avanti con Confagricoltura, il direttore di Confagricoltura, Paolo Rossi, il presidente di Cia Claudio Capecchi ed Enrico Rabazzi. Il sindaco di Grosseto ha aggiunto che «L’UE prevede politiche di traslocazione o abbattimenti selettivi la legge c’è, ma qualcuno fa finta di non vederla, ritenendo più importante la vita del lupo , ma altrettanto è quella delle pecore dalle quali dipendono molte famiglie: è chiaro si preferisce tutelare il lupo e non i pastori».
Il Presidente della provincia, Francesco Limatola ha ribadito che mesi fa è partita da Grosseto una proposta di legge dal parlamentare Marco Simiani che ritiene equilibrata e un buon punto di partenza per trattare e risolvere il problema predazioni. La proposta non prevede l’abbattimento (anzi ultima razio) bensì la cattura e la sterilizzazione degli ibridi, inoltre l’istituzione di fondi per il risarcimento da danni”.
All’incontro presenti anche il dottor Marco Ferretti e Luca Mattioli della task force lupo della Regione Toscana. Durante l’intervento sono state proiettate alcune slide per mostrare che la specie lupo non rischia l’estinzione, risultano presenti 550 elementi divisi tra lupi solitari e 110 branchi di 4-5 componenti localizzati soprattutto nel grossetano e nel senese. Sarà di nuovo riportato tutto all’attenzione del governo il 13 novembre alle 16 presente e all’incontro sarà presente anche Mirella Pastorelli come presidente del Comitato Pastori d’Italia.
Nell’occasione sono stati presentati i libri “Lupi & Pastori” di Gaetano Riviello e Iacopo Nappini e “Il Patto con i lupi “ di Giorgio Salvatori.