GROSSETO – «Le accuse le rimando al mittente» così il consigliere di maggioranza Andrea Vasellini risponde a chi chiede le sue dimissioni. «I vari collettivi di sinistra (tanto per inciso erano più le sigle delle associazioni che i manifestanti in piazza) dimostrano la solita falsità e doppia morale tipica di certa sinistra».
«Sono stato attaccato verbalmente e fisicamente perché facevo un video della piazza. Dapprima un gruppo di manifestanti mi mandava a quel paese. Poi hanno iniziato con chiamarmi fascista schifoso, fascista di m… e altri insulti che non possono riportarsi qui. Ho il video in cui ciò avviene ed era presente la Digos che è intervenuta».
«Sono stato spintonato e addirittura uno dei ragazzi amico degli organizzatori mi si è lanciato addosso attraversando la piazza venendomi a un centimetro dal viso minacciandomi fisicamente e verbalmente tanto che è stato trascinato via a forza da uno degli organizzatori mentre urlava istericamente. l’organizzatore intervenuto credo sia portatore di handicap e non so come si chiami ma pure lui ha inveito dicendo che “avevo rotto il…”» prosegue Vasellini.
«Questo è il livello bassissimo della manifestazione. Adesso fanno le vittime quando oltre ad aggredirmi verbalmente e fisicamente mi hanno impedito di parlare. Addirittura non volevano che mi girassi e li guardassi… paura del mio sguardo? Tutto l’evento è stato all’insegna della menzogna. Non sono antiabortista ed ero presente per sostenere il sindaco e difendere la verità da chi in quella piazza ha fatto una mera speculazione ideologica. Nessuno era informato sul contenuto della proposta e non hanno nemmeno dato possibilità di replica. Il sessismo e l’aborto non c’entrano nulla, sono solo pretesti usati dagli organizzatori per creare i presupposti di uno scontro volto a delegittimare il sindaco e me».
«L’immagine della cuccia? Non faccio nessun passo indietro – puntualizza -. Il livello di chi mi ha attaccato con accuse infamanti sui social è talmente basso rispetto al mio che non posso stare perderci tempo e a esprimere ragionamenti. il mio interlocutore è prevenuto e cerca solo un pretesto di scontro . Tanto vale fare uno sfottò ironico.
«Il post sulla Bindi e Schlein con la scritta buon Halloween? La foto non è modificata, sono loro due che sorridono, dov’è il sessismo? Non c’è una caricatura della realtà, può sembrare ironica ma tutto sta agli occhi di chi guarda e francamente non mi interessa del giudizio di chi si è dimostrato fazioso. Queste polemiche arrivano da chi nei miei confronti e in quelli del sindaco ha dimostrato avere una doppia morale, una vera e propria sensibilità ad orologeria.
Mi batterò sempre per le mie idee e per tutti coloro che pur non presenti in piazza, silenziosi erano con me in questa lotta per la verità e per il bene».