GROSSETO – Nei giorni scorsi, in Prefettura a Grosseto, si è tenuto un nuovo incontro tra le associazioni di categoria del commercio Confesercenti e Confcommercio e i vertici delle forze dell’ordine che operano in provincia. La riunione è stata voluta e convocata dal prefetto, Paola Berardino, per raccogliere le istanze delle due associazioni e di una rappresentanza di commercianti ed esercenti presenti anch’essi all’evento.
Per Confesercenti c’erano: il direttore Andrea Biondi, il vice presidente Amedeo Vasellini (intervenuto anche quale coordinatore dei comitati di controllo del vicinato, nonché residente del centro storico), Agata Renzo presidente del Ccn del centro storico e Fabrizio Cilia, titolare del bar Porta Nuova che si trova all’inizio del Corso di Grosseto. Per Confcommercio erano presenti: il direttore Gabriella Orlando, la presidente FederModa Maria Letizia Fanara, le associate Cecilia Severi titolare delle omonime farmacie e Donatella Bellucci, storica commerciante di via della Pace.
“Esprimiamo soddisfazione per essere stati nuovamente convocati davanti al prefetto per un incontro con gli operatori – affermano Andrea Biondi, direttore Confesercenti, e Gabriella Orlando, direttore Confcommercio -. Accogliamo positivamente che le forze dell’ordine e la Polizia municipale, a seguito del recente incontro del Comitato per la sicurezza a cui erano state invitate le due associazioni di categoria del commercio abbiano deciso o stiano programmando una presenza rafforzata e più visibile delle forze di polizia, sopratutto nelle zone dove la percezione di insicurezza è più diffusa. Questo, secondo noi, è il mezzo giusto e quindi abbiamo accolto di buon grado la loro disponibilità a organizzare degli incontri con i singoli associati, anche perché dal dibattito dell’incontro è emerso che su Grosseto il problema principale è la sicurezza percepita perché i dati reali, invece, sono rassicuranti. Ma anche a questa sicurezza percepita va dato risposta, per questo come associazioni di categoria ci impegniamo nell’avvicinare maggiormente le istanze di chi vive ‘sul marciapiede’ ancora più dei residenti, ossia i commercianti e gli esercenti, ai tutori delle forze dell’ordine, le istituzioni e, appunto, l’organizzazione di tutela della sicurezza cittadina”.