CAPALBIO – Il dottor Valerio Lanzillo, medico di medicina generale con incarico di assistenza primaria nell’ambito territoriale delle Colline dell’Albegna e con ambulatori nel comune di Capalbio, cesserà la convenzione a mezzanotte di oggi martedì 31.10.2023. Oggi per Valerio Lanzillo è quindi l’ultimo giorno lavorativo come medico e andrà in pensione.
“Ho avuto nella mia vita medici il cui ricordo porto sempre in un angolo del mio cuore con grande affetto perché legati alla mia giovinezza e perché sono stati protagonisti nella tutela della mia salute oltrechè amici e confidenti – scrive l’ex sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori -: il dottor Carlo Giordano, il dottor Franco Caramignoli e dal 2001 il dottor Valerio Lanzillo. Tutti accomunati dalla disponibilità, professionalità e umanità. Tutti amici ancora prima di essere competenti professionisti e medici”.
“Dal 1983 – ricorda Bellumori -, anno nel quale Valerio ha iniziato il proprio servizio in convenzione a Capalbio, l’essere medico è stata una vocazione, una dedizione alla comunità: nascite, lutti, speranze, dolore. Il professionista e l’uomo dell’abbraccio, dei consigli utili e opportuni, del conforto nel dolore, nell’urgenza nell’ora tarda, della telefonata di sabato, domenica, nelle feste comandate e nell’ultimo saluto delle persone care che ci hanno lasciato. In ambulatorio, per strada, al bar: la sua premura è stata sempre quella di sapere come stavo o come stava un genitore e/o un familiare. Una vera e propria missione al servizio degli altri, della cura della salute e del buon vivere. Nel periodo drammatico ed inaspettato della pandemia CVD-19, Valerio ha promosso insieme agli medici di base iniziative di grande valore sanitario divenendo punto di riferimento per la comunità insieme alle altre strutture storiche di cui questo territorio vanta efficienza e competenza come il comitato della Croce rossa”.
“Seppur in anni contraddistinti da una sempre più marcata sterilizzazione dei rapporti medico-paziente, con Valerio senza ombra di dubbio si puo’ affermare che è stata salvaguardata la componente affettiva caratteristica del passato del medico del “paese” e della “famiglia”. Quando il proprio medico va in pensione, rammentare la sua dedizione e il suo lavoro è un atto di riconoscenza. Un pensiero che è ben cosa rispetto a tanti anni trascorsi ma che può essere un gesto per esprimere gratitudine e affetto nei confronti del medico e dell’amico che mi/ci ha assistito nel corso degli tempo entrando nella vita e nelle nostre case. Ringraziare è nella circostanza, la maniera per mostrare rispetto ad un uomo che ha migliorato lo stato della nostra salute e che ha lasciato e lascerà un’impronta indelebile nel percorso della vita. Caro Valerio, è giunta l’ora di dedicare il tempo ad altro nella vita. Personalmente e non solo per me, sarà una scelta difficile quella di dover cambiare il medico. Il mio amico medico. Mi/ci mancherai. Per quanto mi riguarda e dell’avviso anche la mia famiglia per come hai operato nei nostri confronti la tua missione è più che compiuta. Buon vento dottore”.