GROSSETO – Il segretario provinciale di Azione Grosseto Francesco Grassi, ha partecipato, a Roma, al Teatro Eliseo, all’assemblea nazionale del partito di Calenda.
In qualità di ospiti ed in rappresentanza degli iscritti, accompagnavano il segretario, Lorenzo Bordo, Nicoletta Di Pietro e Filippo Martini. Numerosi gli ospiti intervenuti fra cui Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, Riccardo Magi, segretario di Più Europa, Elena Bonetti, presidente di Per,Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Einaudi, Alessandro Tommasi, fondatore di Nos e Carlo Nordio, ministro della Giustizia.
L’assemblea ha votato all’unanimità una mozione proposta da Matteo Richetti, nella quale si precisa che “l’Italia vive una situazione di estrema delicatezza: la mancata gestione del fenomeno migratorio, l’assenza di una visione economica e sociale del Governo, una spirale inflattiva che colpisce famiglie ed imprese, alla quale l’esecutivo risponde con una manovra populista e pericolosa che non tiene in sicurezza il Paese. Nel primo anno della nuova legislatura la maggioranza si è caratterizzata con provvedimenti slogan, la capacità di inventare nuovi reati, l’insufficiente investimento nella sanità pubblica, l’assenza di politiche industriali (dall’automotive ad Ilva), mettendo così a rischio tutta la vocazione manifatturiera del nostro Paese”.
“Come Azione sostiene fin dalla sua fondazione, la contrapposizione “Destra e Sinistra” non ha dato risultati sostanziali né agli elettori di sinistra – che chiedono rafforzamento dei servizi pubblici, lotta all’evasione, più nell’economia, una transizione green più spinta ed accoglienza per i migranti- né a quelli di destra – che chiedono meno tasse, più sicurezza, meno migranti illegali e meno Stato nell’economia. in trent’anni di governi “di destra” e “di sinistra”, i rispettivi elettori hanno sentito molti slogan e promesse, ma non hanno ottenuto assolutamente nulla di ciò che chiedevano e tutti gli indicatori di vivibilità sono drasticamente peggiorati. La conseguenza è che i cittadini smettono di andare a votare e ciò che resta è solo un vuoto scontro di parole sempre più estreme” affermano dal partito.
La mozione conclude con un mandato al segretario Carlo Calenda “affinché continui a perseguire l’obiettivo della realizzazione di un polo repubblicano che porti avanti i principi e valori descritti in premessa, promuovendo, tra l’altro, una lista per le prossime elezioni europee che raccolga le forze verso le quali Azione da sempre si è posta come punto di contatto: liberali, riformisti e popolari che si riconoscono nei principi dell’europeismo e della prima parte della Costituzione. Una lista che incarni i valori in nome dei quali, ormai quasi quattro anni fa, decidemmo di fondare il nostro partito: concretezza, serietà e pragmatismo.Con l’impegno di restare nell’alveo di Renew Europe e di continuare a promuovere la cultura liberale, democratica e repubblicana sia in Italia che in Europa.”