GAVORRANO – «Spopola in questi giorni la bizzarra ipotesi dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze (Eui), secondo il quale il termine “Natale” andrebbe di fatto ad infastidire le minoranze religiose. Termina da sostituire, secondo l’ipotesi in discussione, con un più generico e meno fastidioso “festa d’inverno».
Così i consiglieri comunali Giacomo Signori, Andrea Maule, Chiara Vitagliano e Claudio Asuni.
«Come gruppo consiliare di centrodestra non possiamo che far eco alle già espresse parole di alcuni nostri più alti rappresentanti. L’eurodeputata Lega, Susanna Ceccardi, parla infatti di “proposta sconclusionata”, per la quale si augura un celere “passo indietro”. Vi si somma la dura reazione dei due capigruppo di Fratelli d’Italia in commissione cultura presso i due rami del Parlamento, Alessandro Amorese e Paolo Marcheschi, secondo i quali “cambiare nome al Natale somiglia al titolo di un romanzo grottesco”. Chiude il capogruppo del consiglio regionale della Toscana Marco Stella, il quale puntualizza che “questa non è laicità ma laicismo”».
«In linea ed in coesione con i nostri coordinamenti nazionali e regionali, con la mozione odierna, di cui è primo firmatario il nostro consigliere comunale in quota Forza Italia Giacomo Signori, introduciamo in consiglio questa assurda ipotesi. Mozione dal valore simbolico, etico e morale, con la quale chiediamo al sindaco ed alla giunta di farsi garanti delle tradizioni e delle radici cristiani del nostro Comune esprimendo l’auspicio che le iniziative previste per il 25 dicembre presso l’Istituto universitario Europeo di Firenze mantengano tutti i riferimenti al Natale».
«È nostro fermo dovere garantire il rispetto delle tradizioni e delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa evitando con convinzione l’azzeramento dei nostri valori e delle nostre tradizioni riscattandosi dal diffuso clima di ‘cancel culture’».