GROSSETO – “A fronte di un disagio abitativo così forte e così in crescita, nella manovra presentata dal governo Meloni non c’è neppure un euro destinato agli affitti infatti non sono stati rifinanziati i fondi nazionali di sostegno agli affitti, alla morosità incolpevole e neppure un centesimo per l’edilizia pubblica. È stato rifinanziato solo il fondo per i mutui sulla prima casa, 300 milioni di euro, come se potesse bastare per risolvere il problema”.
A dirlo il consigliere comunale Pd Stefano Rosini.
“Una scelta estremamente grave e pericolosa ciò rischia di acuire il disagio sociale di tante famiglie che così non avranno nessuna tutela economica per garantirsi un tetto. La semplicità e la superficialità con cui questo Governo colpisce le fasce deboli è davvero preoccupante. A Grosseto con l’abolizione del fondo nazionale per gli affitti si passerà da un contributo di 1.700 euro/anno alle famiglie più fragili, ai 3-400 euro attraverso il fondo comunale. Il motivo è così spiegato attraverso un semplice confronto fra l’anno precedente quest’anno. A Grosseto il canone medio annuo va dai 4.800 ai 7.200 euro annui, che corrispondono a delle mensilità che vanno da 450 a 600 euro”.
“Nel 2022 le domande furono 570 ed il budget del Comune di Grosseto (grazie al fondo nazionale abolito dal governo Meloni) aveva consentito un’erogazione massima di 1.700 euro alle famiglie più fragili in fascia A. Il contributo, dati alla mano, andava a coprire quasi tre mensilità. Arriviamo al 2023. Stavolta il budget avrà le sole risorse del Comune e le domande sono aumentate quindi, visto che le risorse saranno solo comunali il budget sarà sicuramente del tutto insufficiente rispetto al problema della potenziale morosità che potrebbe colpire centinaia di famiglie grossetane, in un contesto socioeconomico, come dimostrano le cronache di questi giorni, fortemente deteriorato negli ultimi due anni, con aumento di morosità e sfratti esecutivi. Poteva esserci un contributo più ampio per quest’ultimo bando ”ad integrazione”? Nel 2023 Il Comune ha “sfornato” due bandi denominati a “sostegno della locazione 2023” e prosecuzione “sostegno della locazione 2023”. Il primo in data 9/12/202 con deliberazione G. C numero 468 e con deliberazione g.c del 19/01/2023 e determinazione dirigenziale numero 236 del 30/01/2023 denominato ”sostegno alla locazione 2023”. Il secondo, con deliberazione numero 303 del 1 di agosto 2023, era la prosecuzione del progetto “sostegno alla locazione 2023” a favore di cittadini residenti del comune di Grosseto”.
“Per questo motivo il sottoscritto ha presentato una interrogazione, che verrà portata al prossimo Consiglio comunale dove si interroga il sindaco e l’assessore competente con le seguenti 14 domande:
1) Quali sono le differenze tra i bandi a sostegno, compreso quello a prosecuzione, ed il bando ad integrazione.
2 ) per partecipare al bando “a sostegno” di febbraio quanto era l’Isee
3) per partecipare al bando “a sostegno” di agosto quanto era l’Isee
4) per partecipare al bando ordinario ” ad integrazione”quanto era l’Isee
5) Se per i bandi a sostegno alla locazione 2023 vi era prevista una graduatoria per avere i contributi
6) se per il bando ordinario per la concessione ad integrazione del pagamento del canone di locazione vi è una graduatoria
7) quanti hanno partecipato a bando a sostegno di febbraio
8) quanti hanno partecipato al bando di prosecuzione del progetto sostegno di agosto 2023
9) Se nel bando per la concessione del contributo ad integrazione l’erogazione andava al proprietario dell’unità immobiliare oppure all’affittuario
10) il contributo dato dal comune di Grosseto al bando di sostegno
11) riguardo le risorse destinate al bando integrativo, a quanto ammontavano nel 2022?
12) quanto ammonta il contributo destinato dal comune di Grosseto al bando ordinario del 2023
13) è previsto un contributo successivo ad integrazione nel bando ordinario laddove le richieste non fossero tutte esaudite?
14) quanti hanno partecipato al bando ad integrazione con scadenza 2 10 2023″.