FOLLONICA – Si aggira intorno ai 2 milioni di euro il valore dei danni causati dal maltempo alla città di Follonica lo scorso 18 ottobre.
Un dato destinato a crescere ulteriormente, proprio perché tuttora le cittadine e i cittadini stanno continuando a contattare il Comune con l’elenco dei danni subiti alle loro proprietà. La cifra riguarda i danni alle abitazioni inondate dal fango, il valore degli oggetti danneggiati e delle auto da buttare ma anche le spese sostenute per l’aspirazione dell’acqua dagli scantinati e dai seminterrati, delle pulizie e, ovviamente, anche i danni causati ai beni pubblici, al litorale e alle attività produttive.
L’Amministrazione comunale di Follonica, vista la violenza del fenomeno atmosferico che ha colpito la città, intende richiedere tramite la Regione Toscana lo stato di calamità naturale, così da ottenere eventuali contributi sulle spese per il ripristino e, per questo motivo, ha chiesto alla cittadinanza di inviare una mail con l’elenco dei danneggiamenti subiti alle proprietà (segnalazionedanni@comune.follonica.gr.it). Lunedì prossimo, 30 ottobre, il report verrà inviato alla Regione Toscana proprio per avviare le pratiche per la richiesta di stato di calamità naturale. E per questo motivo il Comune invita chi non lo avesse ancora fatto a inviare la lista dei danneggiamenti. Ovviamente, qualora si creassero le condizioni per avviare la procedura del rimborso spese, ne verrà data pubblicità attraverso i canali Istituzionali dell’ente, unitamente alle modalità di presentazione delle domande, con la relativa modulistica.
«Riteniamo doveroso richiedere lo stato di calamità naturale – commenta il sindaco Andrea Benini – Follonica ha subito ingenti danni e le spese da sostenere sono veramente tantissime e anche il preavviso è stato nullo, visto che l’allerta meteo emessa per il 18 ottobre era gialla e terminava alle 13. Prima, quindi, della pioggia che ha fatto così tanti danni. I quartieri di Pratoranieri, Corti Nuove, Campi Alti e San Luigi sono stati i più colpiti e sono centinaia le richieste già pervenute all’Amministrazione. Abbiamo passato dei giorni difficili e abbiamo cercato di stare vicini alla popolazione nel migliore dei modi, sostenendo i primi interventi subito dopo le forti piogge. La macchina dei soccorsi ha funzionato benissimo ed è importante ringraziare la protezione civile, i vigili del fuoco, il corpo della polizia municipale, la Vab, le Bandite di Scarlino e tutto il mondo del volontariato. Non solo: è doveroso anche ringraziare la Provincia di Grosseto, la Regione Toscana e i Comuni di Gavorrano e Scarlino che ci hanno dato mezzi e aiuti».
Per far fronte al rischio alluvioni il Comune di Follonica ha messo in atto numerosi interventi in città, a partire della messa in sicurezza del torrente Petraia, con i lavori fatti a seguito dell’alluvione del 1995 e per i quali sono stati investiti circa 6 milioni e 800 mila euro dalla precedente amministrazione per la sistemazione degli argini e per la realizzazione di casse di laminazione che accumulano 360 mila metri cubi di acqua. In tempi più recenti l’Amministrazione ha realizzato un potenziamento del sistema di scarico delle acque bianche nel quartiere Salciaina, per un investimento di 240 mila euro. In questo caso si è trattato di lavori conclusi nel 2020, a cui è sta seguendo l’intervento, tuttora in corso, per la realizzazione di una nuova condotta di scarico a mare delle acque bianche, che consentirà di ridurre le cause di allagamento del quartiere di Cassarello, per un investimento di 1 milione di euro a valere sui fondi Pnrr. Sempre all’interno degli interventi Pnrr, nell’ambito della rigenerazione urbana di Senzuno, un’importante componente è costituita dal rifacimento del sistema fognario con separazione tra acque bianche e nere. Tale voce assorbe circa il 30 percento del costo complessivo dell’opera che è di 7 milioni e 850 mila euro e, quindi, di circa 2 milioni e mezzo di euro.
«Con il gestore del Servizio Idrico Integrato – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Pecorini – è stato stipulato un accordo per il potenziamento del sistema fognario delle acque miste che consentirà di ridurre i fenomeni di sversamento, in occasione degli eventi meteorologici, alla foce del Petraia e ridurre le criticità che si sono manifestate in questi giorni con un maggiore di apporto di acqua verso il depuratore. Una soluzione ancora più incisiva che prevedesse la completa separazione del sistema fognario era stata stimata nel 2018 in più di 30 milioni di euro e, oggi, arrivata probabilmente a oltre 40 milioni. I lavori di manutenzione sono ovviamente fondamentali ma è evidente che il fenomeno che ci ha colpiti lo scorso 18 ottobre, purtroppo, era difficilmente contenibile. Ovviamente anch’io mi unisco ai ringraziamenti fatti dal sindaco a chi ha contribuito a rendere efficiente la macchina dei soccorsi».
«Questa amministrazione, dal 2014, ha speso in totale quasi 4 milioni di euro per far fronte al rischio alluvioni – conclude Benini – Resta ancora del lavoro da fare ma negli anni ha prevalso una logica di programmazione e di investimenti per far fronte a queste criticità».